Omelia in occasione delle esequie di don Giuseppe Casetta

01-02-2018

Carissimi fratelli e sorelle,

oggi siamo raccolti in questa chiesa parrocchiale per dare insieme l’estremo saluto al nostro caro confratello don Giuseppe Casetta, il quale ha terminato il suo pellegrinaggio terreno il 30 gennaio, memoria del Beato Sebastiano Valfrè, entrando così nella gloria del cielo per ricevere il premio che il Signore ha riservato ai “servi buoni e fedeli”.

Sono convinto che bene si addicono le parole del Re Davide che abbiamo letto nella prima lettura, rivolte a suo figlio Salomone: “Tu sii forte e mostrati uomo. Osserva la legge del Signore, tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sue leggi, i suoi comandi… perché tu riesca in tutto quello che farai… perché il Signore compia la promessa” (1 Re).

Ancor di più credo sono appropriate le parole del Vangelo di Marco, che ci presentano Gesù che chiama a sé i suoi Apostoli e li invia ad annunciare la Parola di Salvezza per la conversione accompagnandoli con i segni della guarigione e della salvezza.

Nella sua lunga vita di Sacerdote don Giuseppe ha realizzato queste pagine della Scrittura.

Innanzitutto come Parroco per molti anni della Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Gregorio sulla Piana di Cherasco, servendo con semplicità ed umiltà le persone a lui affidate, le quali hanno saputo esprimere la loro filiale riconoscenza.

Ha saputo integrare la sua missione di Pastore con quella di insegnante di Filosofia al Liceo di Bra, attività che ha svolto per lunghi anni e che anche alcuni sacerdoti del nostro presbiterio hanno avuto modo di apprezzare come alunni.

Una vita spesa per gli altri, fedele al Signore e alla Chiesa in tutto ciò che gli veniva richiesto.

Nell’ultimo periodo la vecchiaia e la salute indebolita lo hanno portato presso “Casa Famiglia” qui a Narzole dove ho avuto la possibilità di incontrarlo più volte, compresa l’ultima volta una decina di giorni fa, in cui abbiamo avuto modo di parlare insieme, ma soprattutto di pregare.

Mi colpì la sua serenità con quel sorriso schivo e delicato col quale comunicava tutto il suo calore umano e la sua ricchezza spirituale; il suo umore gioioso, segno di una vita vissuta con pienezza realizzando la volontà di Dio e spesa con grande semplicità e generosità.

Vorrei con tutti voi, cari sacerdoti, parrocchiani, parenti e amici che avete avuto modo di incrociare don Giuseppe sul vostro cammino di fede, dire grazie al Signore per questo grande dono che ha fatto alla nostra Chiesa e chiedere a don Giuseppe che dal cielo ci sia ancora vicino, continui a pregare e a intercedere per la sua cara Chiesa di Alba, affinché altri giovani come ha fatto lui possano intraprendere la via del sacerdozio.

Sia Maria Santissima, Regina degli apostoli e Madre dei sacerdoti a presentarti al Figlio Gesù, indulgente e misericordioso, insieme ai nostri Santi Patroni e al caro beato Timoteo Giaccardo ti accolgano in cielo, nella vita eterna a cantare per sempre la liturgia celeste. Amen.