Omelia in occasione della S. Messa esequiale di don Carlo Alessandria

08-07-2022

“ Io sono il Buon Pastore, e do la mia vita per le pecore”,

così abbiamo letto nel Vangelo che è stato proclamato, certi che queste parole di Gesù bene si addicono alla persona del carissimo don Carlo.

La presenza di tanti sacerdoti e diaconi, ma soprattutto della comunità di Levice e Bergolo sono il segno tangibile di un grande affetto verso il proprio Parroco, il quale ha speso la sua vita a favore della sua gente di langa che amava tantissimo.

Don Carlo Alessandria  proviene  da  una  famiglia  contadina  molto  numerosa (4 maschi e 4 femmine) abitante a Cherasco regione Fraschetta a poca distanza dalla casa dov’è vissuto da ragazzo il Beato Giacomo Alberione.

Famiglia  religiosa  nel  cui  contesto  sono  nate  tre  vocazioni  tutte  indirizzate  al Seminario Diocesano.

 

–   Don Emanuele che sarà poi parroco a Gorzegno per molti anni.

–    Padre Giuseppe, lascerà il  nostro Seminario     per   diventare  missionario  della Consolata e morirà in Africa.

–    Don Carlo che ricevette l’ordinazione Sacerdotale in Cattedrale da Mons. Dadone allora amministratore della Diocesi assieme ad altri 7 confratelli, il 29/06/1966. Viceparroco a Neive con Don Cogno Giuseppe, poi a Monforte e a Santa Vittoria. Fu Nominato parroco di Levice il 01/03/1972 (ed in seguito anche di Bergolo).

 

Cinquant’anni esatti nella stessa parrocchia. Se ci pensiamo ha vissuto come Parroco mezzo secolo di storia condividendo con la sua gente momenti belli e difficili offrendo con generosità il suo servizio di Pastore con dedizione e profonda umiltà. Ha curato la catechesi, la liturgia, inserendo la presenza di laici collaboratori. Aveva attenzione agli anziani, agli ammalati portando l’Eucarestia nelle varie case soprattutto in occasione del 1° Venerdì del mese. Ha dato tempo e cuore anche alla comunità di Bergolo e a quelle della valle, ha svolto per tanti anni il servizio di Confessore presso la parrocchia di San Michele in Cortemilia, ha curato il restauro della Chiesa Parrocchiale e di altre Cappelle.  Ha partecipato alla vita diocesana  offrendo  anche  un  piccolo  servizio nell’archivio della curia.

Lo scorso mese di gennaio gli telefonai per dirgli che la domenica successiva sarei venuto a Levice per celebrare l’Eucarestia, lui accolse con entusiasmo la mia proposta dicendomi che la mia presenza avrebbe coinciso con la festa patronale di S. Antonio Abate.

In quell’occasione ebbi la conferma di quanto era legato alla Parrocchia, come essa fosse diventata la sua famiglia. Rimasi veramente contento di vedere un prete felice legato alla sua gente e la sua gente legata a lui.

L’ultimo incontro che ebbi con lui fu ai primi di giugno presso la residenza di Rodello, dove era ricoverato a causa dei suoi seri problemi di salute, in quell’occasione mi confermò il suo desiderio di tornare a Levice e nel contempo quasi si scusò di non poter partecipare all’incontro di fraternità sacerdotale a Castellinaldo.

Don Carlo amava la sua diocesi e si sentiva parte viva nel presbiterio, raramente mancava agli incontri della Vicaria e a quelli diocesani, credeva nella fraternità e nella comunione con i suoi confratelli e il Vescovo, di questa testimonianza gli siamo grati.

Purtroppo la sua malattia si è aggravata e ricoverato all’ospedale di Verduno si è spento mercoledì 6 luglio, lasciando la sua amata comunità e i suoi cari famigliari, sorelle e nipoti.

 

L’immagine che lascia è quella del Buon Pastore che vive in mezzo alla sua gente, li conosce, li chiama per nome, li incoraggia per camminare dietro a Gesù il vero pastore che guida tutti sacerdoti e fedeli verso la vita, verso l’incontro con il Padre.

 

Più volte in questi ultimi giorni i vangeli ci hanno invitato a pregare il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe, ora chiediamo a don Carlo che vivo presso Dio interceda affinchè il Signore susciti nuove vocazioni al ministero sacerdotale affinchè non ci siano “pecore senza pastore”.

 

A Maria Madre dei Sacerdoti, venerata come compatrona di questa Comunità parrocchiale nella Sua Natività, affidiamo il figlio suo don Carlo affinchè il Signore risorto lo accolga nel suo Regno di pace e di amore come servo buono e fedele.