In cattedrale ad Alba, il Vescovo presiede la S Messa con il rito di elezione dei catecumeni

sabato 20 Febbraio

In cattedrale ad Alba, il Vescovo presiede la S Messa con il rito di elezione dei catecumeni ore 18

All’inizio della Quaresima, che è il tempo della preparazione prossima dell’iniziazione sacramentale, si celebra l’«elezione» o «iscrizione del nome». Con questo rito la Chiesa, udita la testimonianza dei padrini e dei catechisti e dopo la conferma della loro volontà da parte dei catecumeni, giudica sulla loro preparazione e decide sulla loro ammissione ai sacramenti pasquali.

Con la celebrazione dell’ «elezione» si conclude il catecumenato, lunga preparazione della mente e del cuore. Perché uno possa essere ascritto fra gli «eletti», si richiede in lui una fede illuminata e una ferma volontà di ricevere i sacramenti della Chiesa. Dopo l’elezione, il candidato sarà sollecitato a seguire Cristo con maggiore generosità.

Per la Chiesa l’elezione è come il momento centrale della sua materna sollecitudine verso i catecumeni. Il Vescovo, i sacerdoti, i diaconi, i catechisti, i padrini e tutta la comunità locale, ciascuno secondo il grado e il compito che gli spetta, dopo un serio esame, si pronunzino sulla preparazione e sul profitto dei catecumeni. Infine accompagnino con la preghiera gli eletti perché tutta la Chiesa li conduca con sé incontro al Cristo.


È questa la prima volta che i padrini, scelti in precedenza dai catecumeni con il consenso del sacerdote, e, per quanto è possibile, accettati dalla comunità locale, esercitano pubblicamente il loro ministero: sono nominati all’inizio del rito e si presentano con i catecumeni, rendono loro testimonianza davanti alla comunità .

Per regolarità è necessario che, prima del rito liturgico, si deliberi sull’idoneità dei candidati da parte di tutti gli interessati, cioè prima di tutto da parte di quanti sono preposti alla loro formazione, sacerdoti, diaconi e catechisti e inoltre da parte dei padrini e dei delegati della comunità locale e anche, se è il caso, con la partecipazione del gruppo dei catecumeni. Questa deliberazione, secondo le condizioni locali e le esigenze pastorali, potrà assumere varie forme. L’accettazione poi sarà resa nota dal celebrante durante il rito liturgico.

E’ compito del Vescovo, remota o prossima che sia stata la sua partecipazione alla deliberazione precedentemente presa, spiegare o nell’omelia o nel corso del rito l’indole religiosa ed ecclesiale dell’«elezione». Spetta dunque a lui in primo luogo dichiarare davanti ai presenti il giudizio della Chiesa e ascoltare, secondo l’opportunità, il loro parere, quindi chiedere ai catecumeni la personale manifestazione della loro volontà, infine, agendo in nome di Cristo e della Chiesa, convalidare l’ammissione degli «eletti». Dovrà inoltre spiegare a tutti il divino mistero che è contenuto nella vocazione da parte della Chiesa e nella sua celebrazione liturgica; ammonire i fedeli a prepararsi alle solennità pasquali insieme con gli eletti, ai quali devono essere di esempio.

Poiché i sacramenti dell’iniziazione si celebrano nelle solennità pasquali e la loro preparazione è connessa con il carattere proprio della Quaresima, il rito dell’elezione si compia abitualmente nella prima domenica di Quaresima e il tempo dell’ultima preparazione degli aspiranti ai sacramenti coincida col tempo quaresimale, il cui corso, tanto per la struttura liturgica quanto per la partecipazione della comunità, sarà di grande giovamento agli eletti. 

20/02/2021 18:00
20/02/2021 19:00
agenda vescovo
Piemonte
Italia