A Castellinaldo celebrata la Giornata di fraternità sacerdotale

Il Cammino sinodale che la Chiesa sta compiendo e che ha portato a dare voce a tutti, credenti e non, ha fatto sì che anche vescovi e sacerdoti “non fossimo risparmiati da valutazioni spesso non confortanti da parte di alcuni gruppi sinodali”. Monsignor Marco Brunetti, nell’omelia pronunciata alla Messa durante la giornata di fraternità sacerdotale celebrata oggi, martedì 7 giugno a Castellinaldo, ha preso spunto dall’evento che sta caratterizzando la vita ecclesiale per rinnovare la sua stima e fiducia nel clero diocesano: «Il gran bene che ogni giorno fate nel silenzio e nel nascondimento non appare, ma c’è, e il Signore che vede nel segreto vi ricompenserà. Ascoltare la gente, visitare i malati, aiutare i poveri insieme a tante altre incombenze poco gratificanti, sono parte del vostro vissuto quotidiano», ha ribadito il vescovo di Alba.

«Non scoraggiamoci e non abbiamo paura, alimentiamo la speranza e ancoriamo la nostra vita a quella chiamata di Gesù che abbiamo ricevuto in modi e momenti diversi e di cui oggi ci sentiamo di dover rendere grazie a Dio celebrando i nostri anniversari di ordinazione. Per me, proprio oggi, 7 giugno, sono 35 anni».

La celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Brunetti.

La Giornata è stata celebrata a Castellinaldo in occasione del centenario della nascita del beato fratel Luigi Bordino. A lui in vescovo ha invitato a guardare «come modello e come amico di Dio», dal momento che «lo sentiamo uno di noi, nato e vissuto su queste colline, che con grande semplicità e umiltà ha saputo vivere in modo eroico tutte quelle virtù cristiane apprese dalla quotidianità e ordinarietà della sua vita».

Nel corso dell’incontro monsignor Brunetti ha anche comunicato alcune rinunce e nomine nella diocesi, tra cui quella di don Emiliano Rabellino nominato condirettore dell’Ufficio pastorale per l’annuncio e la catechesi. Le nomine avranno valore a partire dal 1° settembre 2022.

Al vescovo, in occasione del suo 35° di ordinazione, il vicario don Claudio Carena ha fatto gli auguri a nome di tutto il clero diocesano, facendogli dono di un camice sacerdotale.

Sono stati ricordati anche i seguenti anniversari di Ordinazione presbiteriale:

70 anni: don Luciano Tarditi; don Vincenzo Visca.

60 anni: don Giacomo Tibaldi; don Lino Cane; don Antonio Cesaro (Paolini); don Venanzio Floriano (Paolini); don Ambrogio Recalcati (Paolini).

55 anni: don Franco Gallo; don Giuseppe Capello; don Guido Finino.

50 anni: don Giovanni Pavese; don Renato Rosso; don Luigi Pasquero (Paolini).

45 anni: don Piero Racca; don Sergio Stroppiana.

35 anni: don Adriano Rosso.

30 anni: don Claudio Carena.

20 anni: don Domenico Giacosa.

15 anni: don Paolo Corino; don Luciano Avadani; padre Mathicu Ntahizaniye (Somaschi).

10 anni: don Andrea Chiesa; don Savio Manzone.

Sono stati ricordati anche gli anniversari di Ordinazione dei fratelli diaconi:
15 anni:  Mario Levrone.

10 anni: Pier Lorenzo Caranzano; Bernardo Milanesio.

Di seguito diamo il testo completo dell’omelia e l’elenco su rinunce e nomine.

Giornata di fraternità del clero

Omelia del vescovo Marco

Parrocchia san Dalmazzo 

Castellinaldo – mercoledì 7 giugno 2022

Carissimi sacerdoti e diaconi della nostra cara Diocesi di Alba,

sono veramente contento di vedervi in molti questa mattina in occasione della nostra giornata annuale di fraternità sacerdotale e diaconale. Negli ultimi due anni la pandemia aveva un po’ compromesso e ridotto questo nostro incontro che oggi viviamo con maggiore ampiezza e serenità.

Ci siamo radunati in questa bella Chiesa Parrocchiale di Castellinaldo per celebrare insieme cento anni dalla nascita del nostro diletto Beato fratel Luigi Bordino, che ha proprio in questa comunità parrocchiale ricevuto il dono della fede nel battesimo e poi ha mosso i primi passi della sua vita cristiana fino a scoprire la sua vocazione alla vita religiosa che si è realizzata nella grande famiglia del Santo Cottolengo, servendo giorno e notte gli ammalati nelle corsie dell’ospedale.

Il Cottolenghino fratel Ernesto ha presentato ai sacerdoti la figura del beato fratel Luigi Bordino nato a Castellinaldo.

La testimonianza che abbiamo ascoltato questa mattina di fratel Ernesto esprime la profondità spirituale e lo zelo caritatevole di un «santo dalla porta accanto» come ha scritto Papa Francesco. ​ Il Beato Bordino lo sentiamo uno di noi, nato e vissuto su queste colline, che con grande semplicità e umiltà ha saputo vivere in modo eroico tutte quelle virtù cristiane apprese dalla quotidianità e ordinarietà della sua vita. Guardando a lui come modello e come amico di Dio anche noi sentiamo di dover realizzare quella vocazione universale alla santità di cui ci parla la Lumen Gentium: «Così è evidente a tutti che tutti i fedeli di Cristo, di qualunque rango o condizione, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità; da questa santità in quanto tale viene promosso un modo di vivere più umano in questa società terrena. Affinché i fedeli possano raggiungere questa perfezione, devono usare la loro forza come l’hanno ricevuta, come dono di Cristo. Devono seguire le sue orme e conformarsi alla sua immagine cercando in ogni cosa la volontà del Padre. Devono dedicarsi con tutto il lo ro essere alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. La santità del Popolo di Dio crescerà così in un’abbondante messe di bene, come dimostra mirabilmente la vita di tanti santi nella storia della Chiesa» (Lg).

Certamente il nostro Beato in virtù del Battesimo e fedele al Vangelo ha saputo imitare il Cristo povero, umile e crocifisso nel cammino della fede che suscita speranza e opera mediante la carità. La nostra giornata di fraternità intende intensificare i nostri rapporti, aumentare la nostra stima vicendevole e testimoniare la carità che ci lega in virtù del sacramento dell’ordine, di cui quest’oggi vogliamo fare memoria e ringraziare infinitamente il Signore per questo dono ricevuto immeritatamente e nonostante le nostre fragilità.

Siamo giunti al termine del primo anno del cammino sinodale, nel quale ci siamo messi in ascolto di tutti, attraverso i gruppi sinodali, i cui contributi sono stati raccolti in una sintesi, sia pure non per fetta, che abbiamo consegnato alla prima assemblea sinodale diocesana ad Altavilla. Lo stesso percorso sinodale è stato compiuto da tutte le chiese che sono in Italia.

Certamente noi vescovi e sacerdoti non siamo stati risparmiati da valutazioni spesso non confortanti da parte di alcuni gruppi si nodali, tanto che nella sua relazione all’ultima assemblea della Cei monsignor Erio
Castellucci così si è espresso: «Teniamo presente, come è stato detto da alcuni gruppi, che i presbiteri si sentono particolarmente presi di mira in questo tempo: sia da quei laici che, sbrigativamente, li accusano di clericalismo, sia da molti mezzi di comunicazione, che lanciano l’ingiusta equazione preti=abusatori. Occorre chiederci come motivare i nostri presbiteri, perché il Cammino sinodale sia anche per loro un percorso coinvolgente».

Forse questa sensazione di essere giudicati l’abbiamo provata anche noi, è un fastidio che alcuni di voi mi hanno manifestato, ma che siamo chiamati a superare.

Cari sacerdoti, certamente non voglio minimizzare le tante fragilità e problematiche che anche il nostro presbiterio porta in sé, ma voglio esprimere in questa occasione tutta la mia gratitudine personal e e quella della nostra chiesa, per il grande lavoro pastorale che ogni giorno compite. Sono testimone del vostro impegno , senza se e senza ma, fedeli alla vostra chiamata. Sono convinto che, come mi ha detto qualcuno di voi, ogni giorno mettete «la vostra pelle sul bastone».

Ho constatato l’affetto che tante comunità hanno nei vostri confronti, per la vostra dedizione e accoglienza. Il gran bene che ogni giorno fate nel silenzio e nel nascondimento non appare, ma c’è, e il Signore che vede nel segreto vi ricompenserà. Ascoltare la gente, visitare i malati, aiutare i poveri insieme a tante altre incombenze poco gratificanti, sono parte del vostro vissuto quotidiano.

Il tempo che ogni giorno dedicate alla preghiera personale, alla celebrazione dei sacramenti, all’ascolto delle confessioni fa d i voi dei veri ministri di Dio. Non intendo elogiare nessuno, anche perché nessuno di voi me lo ha chiesto e tanto meno lo pretende, anche perché tutti noi portiamo nel cuore l’espressione di Gesù: “ Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: «Siamo servi inutili.
Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».

Per quello che siete e fate vi dico grazie! Con voi voglio soprattutto ringraziare e lodare il Signore. Sappiamo che fa più rumore un albero che cade rispetto ad una foresta che cresce!

Vi ho detto queste cose perché credo a quanto abbiamo letto nel Vangelo di oggi: «Voi siete il sale della terra; Voi siete la luce del mondo». Accogliamo queste parole di Gesù che sono per noi parola di vita vera e di salvezza , nessuno di noi brilla di luce propria ma riflette con la sua vita il Cristo risorto che vogliamo annunciare a tutti. Non scoraggiamoci e non abbiamo paura, alimentiamo la speranza e ancoriamo la nostra vita a quella chiamata di Gesù che abbiamo ricevuto in modi e momenti diversi e di cui oggi ci sentiamo di dover rendere grazie a Dio celebrando i nostri anniversari di ordinazione. Per me, proprio oggi, 7 giugno, sono 35 anni. Vorrei con voi pregare lo Spirito Santo, che abbiamo invocato domenica scorsa nella solennità di Pentecoste, e dirvi quanto Gesù ha detto ai suoi: «non preoccupatevi del come e del che cosa risponderete a vostra difesa, o di quello che direte; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento stesso quello che dovrete dire» (Lc 12,11-12).

Amen.

Comunicato rinunce e nomine

Rinuncia accolta

Tibaldi don Giacomo rinuncia alle parrocchie di San Secondo , Santissima Annunziata e San Pietro in Govone e frazioni (Unità Pastorale 5), per raggiunti limiti di età.

Nomina di parroco

Chiesa don Andrea è nominato parroco delle parrocchie di San Secondo , Santissima Annunziata e San Pietro in Govone e frazioni (Unità Pastorale 5)

Nomina di Vicari parrocchiali

Jadraque padre Helbert, osj, è nominato vicario parrocchiale delle parrocchie dell’ Unità pastorale 3 –Asse Moretta , in sostituzione di Fiore padre Michele, osj

Chalona padre Tenson Francis, osj, è nominato vicario parrocchiale delle parrocchie dell’ Unità
Pastorale 3 – Asse Moretta , in sostituzione di Alday padre Christopher, osj

Nomina di Collaboratore parrocchiale

Tibaldi don Giacomo è nominato collaboratore parrocchiale delle parrocchie dell’ Unità pastorale
18 – Neive

Nomina per Ufficio diocesano

Rabellino don Emiliano, mantenendo i precedenti incarichi parrocchiali e diocesani, è nominato condirettore dell’Ufficio pastorale per l’annuncio e la catechesi

Le suddette nomine entreranno in vigore a partire dal 1° settembre 2022. La nomina di parroco diventerà effettiva alla data dell’ingresso, a partire dal 1° settembre 2022

Alba, 7 giugno 2022

+ Marco, Vescovo