Celebrata la Giornata del Seminario con il rettore don Andrea Adamo

Nella mattinata di martedì 1 febbraio, la diocesi di Alba ha celebrato la Giornata del Seminario con un incontro animato da don Adrea Adamo, attuale rettore dello Studio teologico interdiocesano (Sti) di Fossano, che raduna i seminaristi delle cinque diocesi della Granda (Alba, Cuneo, Fossano, Mondovì e Saluzzo).

Don Andrea Adamo.

La realtà del Seminario oggi

In questo momento, in Seminario a Fossano ci sono cinque seminaristi, più tre che stanno frequentando l’anno propedeutico a Pianezza (Torino). In vent’anni siamo passati da ventinove seminaristi a cinque: una decrescita non propriamente felice! In realtà, questi numeri sono in linea con la realtà ecclesiale piemontese. Oggi, in Piemonte, ci sono tre Seminari: oltre Fossano ce n’è uno a Torino con venti seminaristi e uno a Novara con venticinque. I seminari di Torino e Novara sono diocesani, ma accolgono anche seminaristi da altre diocesi; quello di Fossano è l’unico a essere interdiocesano. Tra l’altro, nel 2022 festeggeremo i cinquant’anni dello Sti. In occasione della recente visita apostolica a Fossano, monsignor Reina ha sottolineato gli aspetti positivi del Seminario, in particolare il clima familiare e la condivisione dei corsi di studio con l’Issr (Istituto superiore scienze religiose).

Don Andrea Adamo (primo da destra) parla durante l’incontro avvenuto ad Alba l’1 febbraio.

La pastorale vocazionale

Occorre ripensare la pastorale vocazionale, perché non basta che ci sia un bel Seminario, se poi dentro non c’è nessuno! Oggi più nessuno arriva al Seminario passando attraverso il Seminario minore. Tutti gli attuali seminaristi hanno alle spalle un percorso parrocchiale, fatto di oratorio, catechesi parrocchiale, gruppo dei chierichetti, gruppi giovanili, campi scuola, ecc… Alla luce di questo possiamo affermare che oggi la parrocchia è il primo Seminario. Da notare che nel passato si diceva che la famiglia era il primo Seminario, che preparava i ragazzi all’ingresso nel Seminario minore.

Occorre poi ripensare il concetto di vocazione. Don Andrea ha citato uno studio di Maurice Bellet, Vocazione e libertà, per sottolineare che la vocazione abbraccia tutta la vita, non solo il momento della scelta e comprende anche momenti di crisi, che devono essere affrontati e superati. La pastorale vocazionale suggerisce anche una domanda: la nostra vita di preti è esemplare? C’è il rischio di cadere in due eccessi che spaventano e allontanano: la depressione che scivola in trasandatezza e la sindrome del supereroe, del prete superattivo che finisce per essere un modello inarrivabile. In ogni caso, è giusto che i​ giovani seminaristi si confrontino con modelli diversi di prete: un accompagnamento vocazionale va fatto a più mani.

La formazione in Seminario

Il modello tridentino, di fatto, non esiste più. Resistono gli edifici che danno ai Seminari la forma del collegio (altra invenzione post-tridentina!). Si stanno studiando altri modelli. Conosciamo quello francese di monsignor Lustiger: comunità sparse sul territorio con dodici-quindici giovani ospitati nelle parrocchie. È circolata anche la proposta di monsignor Castellucci di un sesto anno vissuto in una famiglia di un diacono permanente. D’altro canto si suggerisce che il giovane ha bisogno di tempi e di ambienti adatti per imparare a pregare e per studiare.

Siamo in una fase di incertezza e siamo in attesa della nuova Ratio. In questo momento oltretutto viviamo una situazione un po’ paradossale: la competenza sui Seminari spetta all’Istituto formazione clero, mentre la competenza sugli studi spetta all’Istituto sulla formazione cattolica.

Se il compito del Seminario è formare una coscienza credente, non si potrà non tenere conto del fatto che chi arriva oggi in Seminario è una persona adulta, già formata, spesso già laureata. Non è pensabile un unico cammino di formazione, ma bisogna entrare nell’ottica di cammini di formazione personalizzati.

Su questi temi si è poi avviato un confronto a gruppi, attorno a tre domande:

– Come pensare una pastorale vocazionale in parrocchia?

– Guardando alla mia vita, cosa mi ha dato il seminario?

– Quali suggerimenti per il seminario di oggi?

Battista Galvagno​