Una luce dall’Oriente guida tutti i cristiani verso l’unità

Il 6 gennaio, solennità dell’Epifania e Festa dei popoli, gli scout albesi hanno portato nella celebrazione in cattedrale la luce di Betlemme.

SETTIMANA DI PREGHIERA Come ogni anno, l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso organizza la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (Spuc). Ideata nel 1908 dal pastore anglicano Paul Wattson, la Spuc viene preparata, su incarico congiunto dei massimi organismi ecumenici mondiali (Consiglio ecumenico delle Chiese protestanti e ortodosse e Santa Sede per i cattolici) ogni anno da un gruppo di lavoro diverso, allo scopo di far conoscere, a livello mondiale, una realtà ecumenica concreta. Il lavoro preparatorio del sussidio per il 2022 è stato affidato a un gruppo di rappresentanti di diverse comunità cristiane in Medio oriente con sede a Beirut, sul tema: “In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo” (Mt 2,2).

Mai come in questi tempi difficili sentiamo il bisogno di una luce che vinca le tenebre, e quella luce, come proclamano i cristiani, è stata manifestata in Gesù Cristo. Di fronte all’attuale crisi sanitaria internazionale, in una regione del mondo in cui i diritti umani sono sistematicamente calpestati da ingiusti interessi politici ed economici, e che patisce le conseguenze, sul piano umano e materiale, della terribile esplosione che ha devastato Beirut il 4 agosto del 2020, il Gruppo ecumenico locale ha moltiplicato gli sforzi per presentare comunque il frutto delle sessioni di lavoro effettuate da piattaforma online.

Il libretto che è scaturito da questi incontri è scaricabile dal sito www.christianunity.va/content/unitacristiani/it. Nell’oscurità dell’umanità una stella brillò da oriente. Una luce penetra la profonda oscurità che ci separa gli uni dagli altri. La luce della stella continua ancora oggi a brillare. Grazie alla vita dei discepoli di Cristo, c’è la speranza che il Risorto continua a risplendere, nel fluire della storia, come un faro che guida tutti verso la sua luce perfetta, vincendo le tenebre che ci separano dagli altri.

Come ci ricorda e ci responsabilizza il Concilio: «La cura di ristabilire l’unione riguarda tutta la Chiesa, sia i fedeli che i pastori, e tocca ognuno secondo le proprie possibilità, tanto nella vita cristiana di ogni giorno quanto negli studi teologici e storici. Tale cura manifesta già in qualche modo il legame fraterno che esiste tra tutti i cristiani e conduce alla piena e perfetta unità, conforme al disegno della bontà di Dio» (Ur 5).
Le celebrazioni possono essere organizzate dalle comunità parrocchiali. Come diocesi ci troveremo in cattedrale martedì 25 gennaio alle 21 per la celebrazione di chiusura, con una liturgia della Parola ecumenica alla presenza del vescovo di Alba.

don Adriano Rosso