Epifania, tempo di manifestazione e di ricerca di dio

«Se l’Epifania è icona della manifestazione di Dio in Gesù Cristo, è nello stesso tempo icona della ricerca di Dio. “Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?”. Ecco le uniche parole che il Vangelo pone sulla bocca dei Magi. Essi hanno cercato, hanno indagato, e finalmente hanno seguito la stella. “Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. Così si è espresso il vescovo Marco all’omelia nella solennità dell’Epifania, celebrata questa mattina in cattedrale, richiamando implicitamente il senso del Cammino sinodale che si sta celebrando nella Chiesa italiana. «Non è facile il cammino della ricerca di Dio, ieri come oggi. Anche noi come i Magi dobbiamo metterci in strada dietro la stella e camminare».

    Il vescovo di Alba ha proseguito: «L’Epifania, insieme alla Pentecoste è la grande festa della missione universale della Chiesa, una festa di intensa tonalità apostolica e missionaria. Dopo 2000 anni di cristianesimo, una gran parte dell’umanità non ha udito ancora la Buona Notizia del Vangelo di Gesù, non lo conosce, e per questo non lo può né amare, né seguire»,

    «In questa giornata», ha concluso, «ricordiamo tutti i missionari, i catechisti e le catechiste che cooperano nella opera preziosissima dell’evangelizzazione e nell’annuncio di Gesù Cristo.  Ma chiediamo al Nato di Betlemme che ottenga a ciascuno di noi il coraggio e l’audacia di essere coerenti testimoni del suo amore sulle strade degli uomini». 

Di seguito diamo il testo completo dell’omelia: 

SANTA MESSA DELL’EPIFANIA DEL SIGNORE 
OMELIA DEL VESCOVO MARCO

ALBA – Cattedrale San Lorenzo –  Giovedì, 6 gennaio 2022

Carissimi fratelli e sorelle,

il salmo della liturgia odierna ci ha invitati a proclamare: “Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.”

È questa l’Epifania: la manifestazione di Dio a tutto il mondo tramite l’incarnazione del suo figlio Gesù 

Dio rivela un disegno nascosto: Egli vuole la salvezza di tutti. Nella storia della salvezza, Dio si è manifestato gradualmente. Nelle prime tappe, attraverso l’opera della creazione. Di seguito si è rivelato per mezzo dei Profeti. Con la nascita di Gesù è iniziata la tappa definitiva della manifestazione piena di Dio all’umanità. Così Egli non parla più attraverso intermediari, ma per mezzo del suo proprio Figlio che si è incarnato e si è fatto vicino a ogni uomo.

Nella festa dell’Epifania è iscritto l’itinerario della fede che ogni buon cristiano è chiamato a percorrereSe l’Epifania è icona della manifestazione di Dio in Gesù Cristo, è nello stesso tempo icona della ricerca di Dio«Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?». Ecco le uniche parole che il Vangelo pone sulla bocca dei Magi. Essi hanno cercato, hanno indagato, e finalmente hanno seguito la stella. «Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».   

Non è facile il cammino della ricerca di Dio, ieri come oggi.
Anche noi come i Magi dobbiamo metterci in strada dietro la stella e camminare.
Per incontrare Cristo occorre metterci alla ricerca, andare, indagare, viaggiare con l’in­telligenza e con il cuore.

La nostra cultura è indifferente, quando non ostile e stoltamente supponente nei confronti del fatto religioso, nei confronti del cristianesimo e della Chiesa. Disse papa San Paolo VI: “Se il mondo si sente estraneo al cristianesimo, il cristianesimo non si sente estraneo al mondo. Sappia il mondo di essere stimato ed amato da chi rappresenta e promuove la religione cristiana e l’amore che la nostra fede mette nel cuore della Chiesa, la quale non fa che servire da tramite dell’amore meraviglioso di Dio. Questo vuol dire che la missione del cristianesimo è una missione di amicizia in mezzo all’umanità, una missione di comprensione, di incoraggiamento, di elevazione, di salvezza. Il Cristo che noi portiamo all’umanità è il Figlio dell’uomo. Lui è il fratello, il collega, l’amico per eccellenza. È colui di cui solo si può dire che ‘conosce che cosa c’è nell’uomo’. È il mandato da Dio, ma non per condannare il mondo, ma per salvarlo”. (6 gennaio 1964) 

Cercatori di Dio!

Gesù Cristo è stella della nostra vita! Egli stesso ci orienta e guida verso di Lui. E una volta incontrato, lo dobbiamo rivelare e testimoniare al mondo. Ecco, allora, che l’Epifania è la festa della universalità della salvezza che Gesù Cristo offre a tutti gli uomini e le donne di ogni epoca e luogo. Nessuno è escluso dal piano di salvezza di Dio. Dunque, celebrare la festa dell’Epifania esige da ciascuno di noi di cooperare con il progetto di Dio, far sì che Dio sia conosciuto, riconosciuto, adorato e glorificato da tutti gli uomini.

L’Epifania, insieme alla Pentecoste è la grande festa della missione universale della Chiesa, una festa di intensa tonalità apostolica e missionaria. Dopo 2000 anni di cristianesimo, una gran parte dell’umanità non ha udito ancora la Buona Notizia del Vangelo di Gesù, non lo conosce, e per questo non lo può né amare, né seguire, non può beneficare della sua intimità, della sua amicizia e della sua pace che Egli concede a suoi amici.

La manifestazione di Gesù Cristo è chiamata universale alla salvezza.
In questi giorni, mentre contempliamo il mistero di Dio fatto bambino, non possiamo non ripensare con emozione al dono della fede che abbiamo ricevuto nel giorno del nostro Battesimo, vera e autentica epifania e manifestazione di Dio nella nostra vita. In questa giornata ricordiamo tutti i missionari, i catechisti e le catechiste che cooperano nella opera preziosissima dell’evangelizzazione e nell’annuncio di Gesù Cristo.  Ma chiediamo al Nato di Betlemme che ottenga a ciascuno di noi il coraggio e l’audacia di essere coerenti testimoni del suo amore sulle strade degli uomini.

Come i Magi dell’Oriente, percorriamo noi pure le strade del nostro tempo annunciando il grande amore con cui Dio ha amato l’uomo da mandare nel mondo il suo Figlio Unigenito che nascendo dal grembo verginale di Maria si è fatto uomo per noi uomini e per la nostra salvezza.

Rinnovare il nostro impegno missionario e di testimonianza sarà il modo migliore per ringraziare Dio per la sua manifestazione in Gesù Cristo, di modo che l’epifania che iniziò con l’adorazione dei Magi continui a estendersi nel mondo intero anche per mezzo della nostra cooperazione, della nostra parola, con la testimonianza della nostra vita, condividendo con tutti i nostri fratelli e sorelle il migliore e più prezioso tesoro: Gesù Cristo.

O Dio, che in questo giorno,
con la guida della stella,

hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio,
conduci benigno anche noi,
che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la grandezza della tua gloria.