Celebrate le esequie di don Dario Saglietti. L’omelia del vescovo Marco

SANTA MESSA ESEQUIALE DI DON DARIO SAGLIETTI

OMELIA DEL VESCOVO MARCO

GUARENE – Parrocchia Ss. Pietro e Bartolomeo,26 ottobre 2021

Carissimi sacerdoti, diaconi, parenti e fedeli tutti, siamo raccolti in questa chiesa parrocchiale di Guarene dove il carissimo don Dario ha svolto il suo ministero di Parroco per quasi cinquant’anni, cominciando da Castelrotto, poi Guarene e infine Vaccheria, costituendo così l’unità pastorale attuale.

La comunità tutta si stringe attorno al suo pastore per rendere grazie a Dio del bene ricevuto da questo sacerdote umile, semplice, povero ma ricco di umanità e saggezza, pieno di amore e affetto per i suoi parrocchiani.

In tutti questi anni ha saputo essere, come Gesù, il buon pastore.

Come abbiamo letto nel Vangelo lui conosceva le sue pecore per nome, curava le ferite e andava in cerca delle smarrite.

Sono certo che ciascuno di voi avrebbe qualcosa da raccontare di bello sulla figura di don Dario, qualche incontro o momento passato insieme.

La sua attenzione di pastore era per tutti: i bambini del catechismo, i ragazzi e i giovani dell’oratorio e dei campi scuola in montagna, gli adulti e le famiglie, gli anziani e i malati che visitava regolarmente.

Sono certo che don Dario abbia voluto farsi annunciatore del Vangelo soprattutto con la vita, vissuta in modo evangelico sempre attento alla vita diocesana e unito al presbiterio e al Vescovo in vero spirito di ubbidienza e fraternità.

Ogni volta che passavo ad incontrarlo mi accoglieva con grande affetto e mi raccontava con semplicità quanto avveniva nelle sue belle comunità parrocchiali.

Mai una lamentela, mai una critica, mai un rimbrotto, ma sempre accogliente, sorridente, disponibile e rispettoso di tutti.

Vi è un aspetto di don Dario che vorrei sottolineare la sua umiltà estrema, il considerarsi sempre inadeguato, disposto a farsi da parte.

Quando l’età avanzata e la salute ha cominciato a vacillare, lui con vero spirito di servizio si è congedato, rendendosi ancora utile, finché ha potuto, nella nuova destinazione di S. Stefano Roero, dove si è reso subito disponibile e si è fatto apprezzare per il suo stile evangelico.

La pandemia certamente ha influito sulla sua vita, ma non ha mai perso la serenità e la fiducia in Dio.

Ultimamente quando passavo a trovarlo lo trovavo col suo breviario e la corona del Rosario in mano.

Passava molto tempo in Chiesa, ad attendere, qualora qualcuno avesse avuto bisogno di lui, per un consiglio, per una confessione, per una preghiera.

La preghiera lo ha sempre accompagnato insieme ad una vera spiritualità sacerdotale.

Ogni volta, anche ultimamente, non mancava mai di parlarmi della sua casa in montagna a Saint Jacques in Valle d’Aosta.

Alcuni anni fa andai a trovarlo lassù, mi fece visitare la casa che lui con tanta passione ha gestito, facendola diventare un luogo importante per i ragazzi e i giovani della sua Parrocchia e non solo, un vero strumento di evangelizzazione ed educazione.

L’ultimo incontro lo ebbi con lui la scorsa settimana nella Residenza di Rodello, era segnato dalla sofferenza, non riusciva più a parlare, al mio invito alla preghiera lui aprì gli occhi, mi strinse forte la mano e cercò di segnarsi.

Grazie don Dario per questa tua testimonianza, la nostra Chiesa, che ha intrapreso il cammino sinodale, ha bisogno di preti come te, semplici, umili capaci di stare in mezzo alla gente, disponibili e misericordiosi, come era il santo curato d’Ars, patrono dei parroci, che tu tante volte hai invocato ed imitato.

Tu come Gesù sei stato il Buon Pastore per la tua gente, non ti sei risparmiato, hai donato tutto te stesso al gregge che ti è stato affidato, a tempo pieno, come un orologio senza lancette. Tu ceri sempre per tutti!

Hai avuto “l’odore delle pecore” e hai saputo stare in mezzo alla tua gente senza riserve o condizioni.

Ora siamo qui a testimoniare la nostra fede nella resurrezione, nella vita eterna, così come Gesù ci ha annunciato e tu stesso hai annunciato tante volte da questo pulpito: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io”. (Gv:14,1)

Adesso dal cielo guarda alle tue parrocchie di Guarene, alla tua Diocesi di Alba e intercedi per tutti noi, chiedi il dono di sante vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa, di cui abbiamo un grande bisogno.

Il Signore ti accolga come servo buono e fedele e ti doni il premio promesso ai suoi servi fedeli.

Maria, Madre della Chiesa e Regina degli Apostoli insieme a tutti i santi che hai invocato e pregato tante volte e hai insegnato a pregare, ti accompagnino in paradiso ad occupare il posto che il Signore Gesù è andato a preparare anche per te. Amen.