“Favoriamo la cultura della comunità e non la mentalità dello scarto” il messaggio della Chiesa Piemontese per la Giornata della Salute Mentale

Isolamento sociale, timore del contagio o di perdere i propri cari, situazione economica precaria e incerta: sono solo alcuni dei fattori di rischio particolarmente presenti in questi mesi di pandemia. Nello stesso periodo, vari fattori protettivi per la salute mentale sono stati interessati e compromessi: le relazioni sociali e l’attività fisica, la dimensione lavorativa, di studio e ricreativa, l’accesso ai servizi sociali e sanitari. Tra gli anziani le situazioni di solitudine e depressione, realtà già particolarmente diffuse anche in epoca pre Covid-19, stanno pesantemente aumentando, gravando dal punto di vista umano ed economico anche sulle famiglie.

In questo periodo di ripresa lenta e complessa, sta emergendo un’altra pandemia, per la quale non è possibile sperare in un vaccino efficace: i disturbi psichici che il Covid-19 ha moltiplicato, in un contesto di progressivo e inarrestabile depauperamento, in termini di risorse umane ed economiche, dei servizi territoriali di salute mentale.

Una comunicazione spesso contraddittoria da parte dei media e degli “addetti ai lavori” concorre a diffondere un senso di precarietà e inquietudine. Il tempo della pandemia, tra le tante contraddizioni e sofferenze, può essere comunque periodo propizio per rilanciare l’importanza della comunità, in particolare la” prossimità di comunità”.

La ripresa graduale dei rapporti sociali e delle attività può essere ripensata partendo proprio dai rapporti umani, dalla fraternità, dalla solidarietà tra vicini, amici, familiari, dal supporto reciproco attraverso l’ascolto e l’aiuto concreto. Tante iniziative, spesso autentiche espressioni di “carità creativa”, sono state realizzate in questi mesi e hanno permesso a molte persone di passare attraverso un periodo estremamente difficile e del tutto inedito.

Si tratta anche di favorire il pieno superamento dello stigma con cui è stata spesso marchiata la malattia mentale e, in generale, di far prevalere la cultura della comunità sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure e attenzioni maggiori a chi apporta vantaggi produttivi alla società, dimenticando che quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana (Messaggio di papa Francesco ai partecipanti alla seconda Conferenza nazionale della salute mentale).

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, invitiamo le comunità cristiane alla preghiera e alla riflessione su questi temi così carichi di umanità e desideriamo stimolare a scelte coerenti di vicinanza verso i fratelli più fragili, come manifestazione concreta di misericordia.

 

Torino, 30 settembre 2021

          † Mons. Marco Brunetti, vescovo di Alba, delegato Conferenza episcopale piemontese per la Pastorale della salute

         Don Domenico Bertorello, incaricato regionale  per la Pastorale della salute