Il terzo sussidio della Cei per la formazione contro gli abusi

Si intitola La formazione iniziale in tempo di abusi, ed è il terzo sussidio fornito sul tema: il Servizio nazionale per la tutela dei minori della Conferenza episcopale italiana è intervenuta con la proposta di materiali utili a far riflettere sulla formazione umana e ministeriale dei candidati al sacerdozio e alla vita consacrata. Pubblichiamo qui per esteso l’introduzione e forniamo il Pdf dell’intero sussidio.

    Sul sito della Chiesa cattolica italiana sono reperibili anche i due precedenti sussidi già pubblicati: Le ferite degli abusi e Buone prassi di prevenzione e tutela dei minori in parrocchia.

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Il tempo che stiamo vivendo nella Chiesa impone una certa coraggiosa revisione delle nostre prassi formative all’ordinazione presbiterale come alla consacrazione religiosa. In particolare, le sfide socio-culturali dell’attuale contesto antropologico e la piaga degli abusi sessuali, di potere e di coscienza all’interno della Chiesa stessa ci chiedono con urgenza di ripensare soprattutto gli ambiti della formazione umana (relazionale in genere, e affettivo-sessuale in particolare) e dell’identità ministeriale, all’interno d’una concezione integrale della formazione.

La proposta che segue si inserisce in questo progetto, senza ovviamente presumere di rispondere a tutte le implicanze del dramma che stiamo vivendo. Essa vuole essere stimolo a capire e provocazione a cambiare, nella formazione iniziale e in quella permanente, come qualcosa che riguarda tutti, non solo i singoli trasgressori. Più in particolare si propone quale strumento didattico-formativo, rivolto specialmente, non esclusivamente, ai candidati agli ordini sacri e alla vita consacrata e ai loro formatori.

Non si configura, dunque, come manuale specialistico di teologia del ministero o di morale, ma nemmeno di formazione in tutti i suoi aspetti e risvolti, né si sovrappone in alcun modo ai documenti del magistero in materia, e neppure ha la pretesa di sostituirsi ai progetti formativi già in atto (e che ogni équipe formativa deve costantemente aggiornare) nelle singole realtà istituzionali locali. Vuole piuttosto fornire materiale di riflessione, piste e indirizzi, specie sul piano psicopedagogico, per la didattica e la formazione in determinate aree, come orientamenti che nascono dall’esperienza e dalla riflessione sollecitata dagli eventi inquietanti della storia attuale ecclesiale, per metterli a disposizione dei formatori dei seminari e delle case di formazione religiose.

Tale proposta, se va nella direzione giusta, potrebbe contribuire a rendere questo momento così critico per la Chiesa, tempo opportuno di conversione e di grazia. Soprattutto perché, forse mai come ora, la comunità credente, e presbiterale in particolare, ha preso e sta prendendo coscienza della debolezza che la abita, nonché della sofferenza da essa prodotta.

CEI. Tutela Minori. 3 Sussidio La formazione iniziale in tempo di abusi