ANDIAMO INCONTRO A CRISTO RISORTO NEL SEGNO DELLA FRATELLANZA /2

L’enciclica di Francesco Fratelli tutti – scheda n. 2

LE OMBRE DI UN MONDO CHIUSO

 

“Nel momento attuale vedo l’ora della verità… Stiamo vivendo un momento di prova. Le priorità e gli stili di vita vengono messi in discussione”: con queste parole di apre il libro- intervista di Papa Francesco Ritorniamo a sognare che è forse il più autorevole commento alla Fratelli tutti. Qui scopriamo i fondamenti della spiritualità di Francesco, che prende sempre le mosse da uno sguardo attento alla realtà del mondo che ci circonda. Non possiamo disinteressarci del mondo perché, come leggiamo al n. 17 dell’enciclica: “Prenderci cura del mondo che ci circonda è prenderci cura di noi”.

Ecco allora l’attenzione ad “alcune tendenze del mondo attuale che ostacolano lo sviluppo della fraternità” (n. 9). Siamo in una fase di riflusso della storia, immersi in un vortice che ci proietta all’indietro e minaccia di farci affondare: “La società sempre più globalizzata ci rende vicini, ma non ci rende più fratelli” (n.12).

Anche la pandemia di Covid-19 che avrebbe dovuto suggerirci che “siamo tutti sulla stessa barca” (n. 32), in un mare in tempesta, che non possiamo illuderci di poter vivere sani in un mondo malato, ha smascherato un’evidenza: nel mondo la fratellanza è in profonda crisi. In particolare, ha messo in evidenza segnali inquietanti:

  • La crescente debolezza della politica e delle istituzioni internazionali: al mondo manca una guida autorevole: è in crisi anche l’ONU, nato per questo.
  • Il liberismo senza regole, ossia la sottomissione della politica all’economia. Questa imperversa e genera la “cultura dello scarto” (n. 18): persone, piccole imprese, interi stati sono considerati insignificanti e messi ai margini.
  • Il ritorno dei populismi nazionalistici, chiusi ed aggressivi.
  • La mancata gestione dei flussi migratori: non ci si rende conto che nello squilibrio che si è generato nel mondo, fermarli è impossibile; subirli è come essere investiti impreparati da un’alluvione! L’unica strada percorribile è trovare il modo di gestirli (n. 37-41).
  • La diffusione dei mezzi di comunicazione che ha sì eliminato le distanze, ma ha generato divisione e intolleranza, creando “L’illusione della comunicazione” (n. 42).
  • Da ultimo, le forme macroscopiche di negazione della fratellanza: le disuguaglianze economiche, la guerra, la pena di morte, i conflitti tra le religioni.

Papa Francesco non si ferma alle analisi teoriche; individua casi specifici di negazione della fratellanza: il calo della natalità e l’abbandono degli anziani (n. 19), l’esclusione delle donne (n. 23), il ritorno della schiavitù (n. 24), la cultura dei muri (n. 27), la crescita delle mafie (n. 28).

È uno scenario a tinte fosche, quasi da incubo. Per uscirne dobbiamo passare dall’incubo al sogno: ritornare a sognare insieme per “immaginare il possibile”. È quanto ci viene suggerito nei restanti sette capitoli dell’enciclica.

(2. Continua)