ANDIAMO INCONTRO A CRISTO RISORTO NEL SEGNO DELLA FRATELLANZA /1

ANDIAMO INCONTRO A CRISTO RISORTO NEL SEGNO DELLA FRATELLANZA

In queste settimane che precedono la Pasqua, il professor Battista Galvagno, ci accompagnerà nel cammino quaresimale offrendo una serie di riflessioni a partire dall’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti. Uno stimolo non soltanto ad andare a rileggere il prezioso documento papale, ma anche ad avviare una seria conversione della nostra vita personale e comunitaria.

 

L’enciclica di Francesco Fratelli tutti – scheda n. 1

COS’È LA FRATELLANZA

L’enciclica Fratelli tutti è simile ad una mostra a tema: ospita nei vari capitoli tanti ritratti della fratellanza. Molti sono opera di Papa Francesco, altri scelti da lui. Leggere il testo è entrare nella mostra. Ma per coglierne la ricchezza c’è bisogno di una guida turistica che ci chiarisca il tema e poi ci accompagni nelle varie sale, senza commentare tutti i quadri ma i più importanti. Sperando che poi qualcuno torni nella mostra per analizzare con calma tutte le opere!

Cerchiamo di chiarire, come introduzione, cos’è la fratellanza. Come già nella Laudato sì, anche in questa seconda enciclica, Papa Francesco si ispira a San Francesco che già aveva ispirato il Documento sulla fratellanza umana firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019, in cui si afferma che Dio “ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli”.

Gli uomini possono rapportarsi tra loro secondo cinque modalità diverse. Possono vivere come

  • nemici che cercano di eliminarsi a vicenda (n. 6),
  • indifferenti alla presenza dell’altro (n. 6. 73-74),
  • soci che hanno capito che i propri interessi si curano meglio insieme (n. 101-102),
  • fratelli che collaborano alla realizzazione di un progetto comune,
  • persone che si amano fino a dare la vita per gli altri (Gv 15,13-14).

La fratellanza è diversa dalla solidarietà: questa, come ha spiegato Paolo ai Corinzi (2 Cor 8,13), cerca di rendere uguali, di colmare le disuguaglianze; la fratellanza invece sancisce il diritto di crescere come persone diverse, combinato con il dovere di mettere questa diversità a servizio del bene comune. “La fraternità è capacità di unirsi e lavorare insieme verso un orizzonte di possibilità condiviso. Consente alle persone di agire come un corpo unico nonostante i diversi punti di vista, la distanza fisica e l’io umano” (Papa Francesco, Ritorniamo a sognare, p. 78). Il diritto di essere diversi vale anche per le religioni, come teorizzato nel Documento sulla Fratellanza umana. Anche le religioni sono chiamate a collaborare per salvare il mondo.

Senza fratellanza, nessuna società sta in piedi. Libertà, uguaglianza e fratellanza possono essere paragonate alle tre gambe di un tavolino. Non sta in piedi se ne manca una! La fratellanza è stata troppo a lungo ignorata: ecco la debolezza della nostra democrazia! Invece come leggiamo al n. 103: “La fraternità ha qualcosa di positivo da offrire alla libertà e all’uguaglianza”. Aiuta a “tenere in piedi” l’intera società attraverso “l’amicizia sociale che non esclude nessuno” (94).

  • Continua) Battista Galvagno