Curarci del Futuro – incontro con Mons. Derio Olivero

“Aspettando il domani”, questo il titolo che l’Azione Cattolica diocesana ha voluto dare ai quattro incontri di formazione on-line proposti nello scorso mese di novembre ed inizio dicembre. Il sottotitolo era “saper sostare nell’oggi, pronti a cogliere il momento opportuno per ripartire di nuovo domani” proprio a rimarcare quanto questa pandemia ci abbia colti impreparati a sostare e a cogliere tutte le opportunità di riflessione e di ricerca che un periodo così difficile e soprattutto inconsueto per tutti, ci ha offerto e continua ad offrirci, per essere pronti a ripartire domani, se non migliori, sicuramente cambiati e diversi da prima.

Abituati all’attività, al fare tutto di corsa, alla frenetica vita di tutti i giorni, ci sembrava e un po’ ci sembra ancora impossibile adattarci alle chiusure ed all’inattività di questi mesi in cui abbiamo dovuto riscoprire la preziosa virtù della pazienza. Il rischio era e rimane quello di abbandonarsi ad una passiva rassegnazione, senza essere capaci di cogliere le opportunità di crescita che il momento ci offre. Proprio in questa direzione andava la proposta dei quattro incontri, aperti a tutti, volti sicuramente a trovare un modo di incontrarci e di stare insieme in questo tempo di apprensione e di paura, ad aiutarci e sostenerci nella nostra richiesta di informazione e di formazione.

Quando sono stati pensati, forzatamente on-line, il metodo ha suscitato qualche perplessità; anche se ormai, per una ragione o per l’altra, la maggior parte di noi è ormai abituata a lavorare e ad incontrarsi attraverso lo schermo del computer, non ci dobbiamo nascondere che il pensiero dell’assenza fisica, della mancanza di un contatto ci spaventa e sembra frenarci nella spontaneità……però aiuta la concentrazione e la riflessione. L’iniziativa ha, invece, avuto un grosso successo di partecipazione anche da fuori diocesi e, in alcuni casi, anche dall’estero.

La passione con cui è stata preparata, la capillarietà dell’informazione, soprattutto del passa-parola e la qualità dei relatori e degli argomenti proposti hanno contribuito a scuoterci da un tranquillo torpore in cui si rischia, a volte quasi inconsapevolmente, di precipitare nel tempo di questo lungo forzato esilio; diverse persone mi hanno manifestato il loro apprezzamento per questi momenti di riflessione e di condivisione.

Fin dal primo appuntamento, Ernesto Preziosi, con la competenza e la passione che lo contraddistinguono, ha delineato l’identikit di un cattolico impegnato nel dopo covid-19 in Italia. Paolo Foglizzo ci ha accompagnato a scoprire con sincerità e franchezza le segrete dinamiche e ha fatto emergere alcuni lati più nascosti del nostro essere che la pandemia disvela. Il presidente nazionale di Ac, Matteo Truffelli con piglio e sicurezza, ma anche con l’affetto e la comprensione di un padre, ci ha condotti tra le non semplici scelte da fare con coraggio per uscire migliori da questa pandemia. Ha concluso Valentina Soncini che, parlandoci dall’osservatorio, per molti versi drammatico, in cui vive (la Lombardia) e lavora (dirigente scolastico), ha coinvolto tutti anche emotivamente, nella ricerca di che cosa fare memoria di questi mesi difficoltosi per tutti, lasciando da parte tutto quanto è inutile e superfluo per custodire l’essenziale.

Tutti quei volti ci sono veramente rimasti nel cuore e ci hanno infuso coraggio e consapevolezza che cercando modi e strade nuove per andare avanti, davvero potremo approfittare di questo tempo come un tempo favorevole per ripartire rinnovati e con più attenzione agli altri e alle cose che ci circondano. Concludo con questa profonda espressione che mi è rimasta in mente da quegli incontri: “La novità non è il virus, ma lo deve essere la risposta”.

Ora, un nuovo incontro, molto importante e coinvolgente, ci aspetta il 12 febbraio, quello con Mons. Derio Olivero; l’invito alla partecipazione è nuovamente rivolto a chi ha già fatto parte del gruppo virtuale e a quanti vorranno aggiungersi alla nostra grande famiglia.