La Pastorale giovanile sta lavorando per l’Estate ragazzi

PASTORALE GIOVANILE Al momento ci sono molte incognite e tanti aspetti da precisare, ma la diocesi di Alba è pronta a fare il suo dovere per quanto riguarda l’estate ragazzi e i campi estivi che caratterizzano l’attività educativa e di animazione dei prossimi mesi.

Nella serata di venerdì 15 maggio, si sono ritrovati in videoconferenza il vescovo di Alba, monsignor Brunetti, la referente della pastorale giovanile suor Paola Gasperini, don Claudio Carena e don Edoardo Olivero, insieme a una trentina di rappresentanti della pastorale giovanile, delle parrocchie, movimenti e associazioni che operano nel settore educativo, per fare il punto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Monsignor Brunetti ha tenuto a precisare che ragazzi, giovani e famiglie, con i loro bisogni, stanno molto a cuore alla Chiesa. In un momento difficile creato dalla pandemia, occorre prendere delle decisioni condivise, tenendo presenti anche le indicazioni che vengono dai vescovi del Piemonte, dalla Regione e dal Governo. Se la Chiesa in generale è disposta a dare il suo contributo in campo educativo, non è bello che le istituzioni scarichino tutto il peso e le responsabilità sulle strutture ecclesiali a partire dalle parrocchie.

Suor Paola Gasperini ha fatto presente il Tavolo operativo attivato dai vescovi del Piemonte e dalla Regione, e gli incontri che si sono tenuti a livello di Pastorale giovanile tra tutte le diocesi piemontesi, in un clima di collaborazione e di sostegno reciproco. Temi di discussione rimangono quelli della sicurezza sanitaria, dell’impiego di animatori minorenni o professionali, della tutela della privacy qualora si usino strumenti digitali, delle eventuali norme in materia di strutture alberghiere e recettive.

 

Il dibattito è stato molto partecipato, segno evidente che l’argomento sta molto a cuore a tutti e che c’è la voglia di accompagnare ragazzi e giovani anche nel periodo estivo, sia pure con modalità nuove e diverse rispetto al passato. Si tratta di individuare quelle regole che permettano di attrezzarsi ed essere pronti in base all’evolversi della pandemia e delle disposizioni sanitarie emanate. Da parte di Azione cattolica e Scout c’è una forte tensione in questo senso e si mostrano disponibili a dare una mano. Già qualche iniziativa e idea comincia a prendere corpo a livello di gruppi, movimenti e parrocchie.

La videoconferenza si chiude con l’invito del vescovo a mettere insieme quanto discusso e continuare a lavorare per arrivare come Consulta di pastorale giovanile a delle linee comuni che la diocesi dovrà approvare e adottare.