Indicazioni per le celebrazioni a partire dal 18 maggio nella diocesi di Alba

ALBA Con una lettera firmata dal Vicario generale della Diocesi di Alba, don Claudio Carena, vengono date le indicazioni per come procedere nella ripresa delle celebrazioni delle Messe e dei sacramenti nella Chiesa albese, a partire dal 18 maggio, sulla base delle disposizioni date dal Protocollo firmato tra la Conferenza episcopale italiana e il Governo. Inoltre vengono date alcune linee guida su come procedere all’igienizzazione dei luoghi e degli arredi di culto.

Indicazioni per le celebrazioni a partire dal 18 maggio nella diocesi di Alba 2

Le indicazioni della diocesi di Alba

Carissimi sacerdoti e diaconi, giovedì 7 maggio è stato firmato presso il Ministero dell’interno il Protocollo d’intesa (il testo integrale è riportato sotto) tra il Governo e il presidente della Cei, per una ripresa graduale delle celebrazioni liturgiche con il popolo, a partire da lunedì 18 maggio.

Il testo del Protocollo è già molto dettagliato.  Invitando ad attenervisi scrupolosamente, mi permetto di precisare alcune indicazioni per favorirne l’ottemperanza:

  • La celebrazione dell’Eucarestia e di altre eventuali azioni liturgiche avvenga soltanto nelle chiese parrocchiali (o equiparate a esse), a meno che altre chiese del territorio siano più capienti della parrocchiale stessa. Qualora l’edificio di culto non fosse sufficiente ad accogliere i partecipanti, si valuti l’opportunità di celebrazioni all’aperto assicurandone la dignità e l’osservanza della normativa sanitaria.  Anche le celebrazioni feriali abbiano luogo in chiesa e non nelle cappelle.
  • Non sono previsti o necessari termo-scanner per la misurazione della temperatura corporea.  Si abbia cura però di avvisare i fedeli che sono tenuti a indossare la mascherina e a rispettare le distanze di sicurezza e che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C, o se si ha la consapevolezza di essere venuti a contatto con persone positive al virus Sars-Cov2 nei giorni precedenti. All’ingresso delle chiese siano disponibili liquidi igienizzanti.
  • Si favorisca l’accesso e la partecipazione alla celebrazione delle persone diversamente abili.
  • Nelle chiese nelle quali si celebra la Liturgia si predispongano dei segnaposto, non asportabili, da apporre sui banchi (panche o sedie), che, nel rispetto della distanza di sicurezza da mantenere, evidenzino i posti da occupare da parte dei fedeli (si consiglia di utilizzare un nastro adesivo di carta o di contattare una tipografia specificando di avere la necessità di etichette con adesivo solubile in acqua. Per questa seconda opzione sentire eventualmente l’Ufficio diocesano beni culturali).  Il numero massimo dei partecipanti, consentito e appurato in relazione alla capienza dell’edificio, deve essere reso noto sul cartello apposto all’ingresso delle chiese.
  • Si concordi con i collaboratori volontari un “servizio d’ordine” per aiutare i fedeli ad accomodarsi nei posti indicati, mantenendo il distanziamento previsto ed evitando assembramenti.
  • Le porte delle chiese si mantengano aperte per l’entrata e per l’uscita dalle celebrazioni in modo da evitare il contatto fisico delle persone con maniglie o pomelli.
  • Per le diverse celebrazioni può essere previsto l’accompagnamento musicale dell’organo (o di un altro strumento), ma, in questa fase, si ometta la partecipazione del coro e non ci siano libretti o sussidi per i canti.
  • Le offerte non siano raccolte durante l’offertorio, ma attraverso apposite “cassette” collocate agli ingressi o in altro luogo visibile e idoneo dell’aula liturgica.
  • Si ometta lo scambio della pace.
  • Il calice, la patena e le pissidi rimangano coperte (con le “animette”) durante la celebrazione.
  • La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario abbiano curato la disinfezione delle loro mani e indossato guanti monouso; il celebrante (e l’eventuale ministro) – indossata la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli.
  • Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, oltre che per la celebrazione eucaristica, si applica anche alle altre celebrazioni: Battesimi, Matrimoni, veglie di preghiera per i defunti… e alla celebrazione delle esequie che – concordando con i familiari del defunto – potrà avvenire eventualmente con la sola liturgia della Parola
  • Il “Protocollo”, al n. 2, non parla di “sanificazione” e di certificazione della medesima, bensì di “igienizzazione” dei luoghi e degli oggetti, specificandone le modalità.  Non è pertanto necessario l’intervento di ditte specializzate, ma l’igienizzazione può essere effettuata dai volontari o addetti alle pulizie con prodotti “detergenti ad azione antisettica” indicati in modo preciso e dettagliato nell’allegato a cura dell’Ufficio diocesano Beni Culturali.

Colgo l’occasione per comunicare che la Messa Crismale verrà celebrata in Cattedrale giovedì 28 maggio alle ore 10.30, naturalmente mantenendo le disposizioni previste.  La distribuzione degli Olii benedetti non avverrà al termine della celebrazione, per evitare assembramenti. Ogni vicario foraneo porterà gli olii nel proprio territorio e organizzerà una distribuzione programmata e ordinata nei giorni seguenti.

Rinnovo a tutti i saluti più cordiali e il ricordo fraterno nella preghiera.

Alba, 8 maggio 2020
Don Claudio Carena, Vicario Generale 

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Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo

Per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo, il presente Protocollo ha per oggetto le necessarie misure di sicurezza, cui ottemperare con cura, nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2.

1. ACCESSO AI LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE

1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.

1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.

1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che – indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento – favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.

1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.

1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.

1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.

1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a Sars-Cov-2 nei giorni precedenti.

1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.

1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI

2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.

2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.

2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE

3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.

3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.

3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.

3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli.

3.5 I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.

3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.

3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.

3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso.

3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.

3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE

4.1. Sarà cura di ogni Ordinario rendere noto i contenuti del presente Protocollo attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione.

4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:

– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;

– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a Sars- Cov-2 nei giorni precedenti;

– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5 .ALTRI SUGGERIMENTI

5.1. Ove il luogo di culto non è idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’Ordinario del luogo può valutare la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.

5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.

5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Il Comitato Tecnico-Scientifico, nella seduta del 6 maggio 2020, ha esaminato e approvato il presente “Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo”, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Il presente Protocollo entrerà in vigore a far data dal giorno lunedì 18 maggio 2020.

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