Madre Caterina Ternavasio è tornata alla Casa del Padre

TORINO Mercoledì 15 aprile 2020 è deceduta nell’Ospedale Cottolengo di Torino MADRE CATERINA TERNAVASIO, Superiora generale emerita delle suore di san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Lo annuncia la Superiora generale, Madre Elda Pezzuto, dal 2015 alla guida della Congregazione.

Madre Caterina era nata a Canale (Cn) l’8 novembre 1939, entrata alla Piccola Casa di Torino il 29/09/1958, aveva emesso la Professione il 22 aprile 1961. Madre Caterina, dopo aver acquisito a Roma presso la Pontificia Università “Maria Ss. Assunta” il diploma di servizio sociale, svolse per alcuni anni questo servizio e fu Superiora in diverse Comunità religiose.
Nel 1985, durante il V° Capitolo generale, Madre Caterina fu eletta Superiora generale delle suore di San G. B. Cottolengo. Nel VI° Capitolo generale, il 10 novembre 1991, fu rieletta per un secondo sessennio. Svolse con amore, tenace volontà e impegno il suo servizio alla Congregazione, cercando sempre in tutto “il buon volere di Dio”. Nel 1997 al termine del suo mandato disse: “Una maternità nello spirito non può finire con un mandato. Perciò non cesserò di rendere grazie e di portare nel cuore ciascuna di voi”. Così fu! Sempre nel cuore portò ogni sorella della Congregazione avvolgendola di affetto, di preghiera e di offerta.

Madre Elda così si esprime: “Madre Caterina è stata un grande dono per la nostra Congregazione, per la Piccola Casa e per la Chiesa, prima come suora e poi come Madre generale.Con gratitudine, facciamo memoria del suo grande affetto e del suo prezioso servizio alle sorelle tutte, di vita contemplativa e di vita apostolica, della sua passione per il carisma del Santo Cottolengo, della sua appartenenza alla Piccola Casa e del suo tenero amore ai poveri, ai più piccoli e fragili! Deo gratias! Oggi affidiamo Madre Caterina all’Amore misericordioso del Padre e la pensiamo nella luce del Cristo Risorto”.

La salma sarà tumulata venerdì 17 aprile alle 10 nel Cimitero Monumentale di Torino.

(Dal sito https://www.cottolengo.org/)