Quando e come si possono celebrare i Sacramenti

QUANDO E COME DI POSSONO CELEBRARE I SACRAMENTI

Il vicario generale, don Claudio Carena, ha inviato tutti i parroci, vicari e responsabili delle unità pastorali della diocesi di Alba, le indicazioni cui è bene attenersi nei prossimi mesi per quanto concerne la celebrazione dei sacramenti, tenendo presente l’evolversi della pandemia da coronavirus. Il periodo liturgico che segue la Pasqua, solitamente, è quello in cui si programmano Cresime, prime Comunioni e Matrimoni. Le disposizioni date invitano a valutare l’opportunità, a livello di vicarie, se celebrarli o rinviarli, tenendo presenti anche i casi particolari. Infine suggerisce prudenza per quanto riguarda l’organizzazione delle attività estive che coinvolgono moltissime parrocchie.

Di seguito il testo completo:

Diocesi di Alba

INDICAZIONI PASTORALI

PER LA CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI

NEL TEMPO PASQUALE E NEI MESI A VENIRE

E PER LE ATTIVITÀ ESTIVE

 

Nel permanere delle disposizioni della presidenza del Consiglio dei ministri, della Cei e della Cep, volte alla limitazione del contagio da Covid-19, si rendono opportune alcune indicazioni pastorali per la celebrazione dei sacramenti nei prossimi mesi, specialmente nel Tempo di Pasqua, solitamente ricco di eventi e di momenti comunitari per i sacramenti dell’iniziazione cristiana e per i matrimoni.

Si rendono altresì opportune alcune indicazioni per quanto concerne le attività estive proposte dagli uffici diocesani, dalle parrocchie, dalle associazioni, dai movimenti e dai gruppi ecclesiali.

Queste indicazioni vogliono offrire una prima risposta alle tante richieste di orientamento già pervenute e sono regolate sull’attuale situazione di limitazioni previste, ma potranno essere prossimamente rimodulate in base all’evolvere delle disposizioni statali ed ecclesiastiche e della vita concreta delle singole comunità.

Poiché sempre, ma particolarmente in un momento delicato e difficile come quello che stiamo vivendo, la scelta delle date e delle circostanze specifiche in cui collocare la celebrazione dei sacramenti deve necessariamente prevedere l’interazione di diverse “attenzioni” – la coerenza evangelica e l’opportunità pastorale, l’effettiva preparazione dei candidati e delle famiglie, la possibilità della “catechesi mistagogica” successiva alla celebrazione del sacramento stesso, il coinvolgimento e l’adeguata formazione dei ministeri essenziali, la partecipazione orante e attiva della comunità ecclesiale, il bene di ogni persona e di tutte le persone coinvolte e dunque la loro incolumità, le esigenze concrete delle famiglie e dei loro membri, soprattutto se minori… – abbiamo pensato di offrire delle “indicazioni” più che delle “disposizioni” rigide e perentorie (nella consapevolezza che, la maggiore indeterminazione – che potrebbe anche suscitare il problema spiacevole dei “confronti” – se risulta più impegnativa, perché affidata alla responsabilità dei singoli e delle comunità locali, è anche più rispettosa delle effettive particolarità, invitando i parroci, i sacerdoti e i diaconi e i loro collaboratori a concertare insieme ai catechisti e alle famiglie le scelte concrete che ogni comunità riterrà più opportune. È auspicabile che le scelte vengano confrontate e – nel limite del possibile – rese omogenee almeno tra le parrocchie della stessa vicaria.

Nello specifico, per quanto riguarda la celebrazione dei sacramenti:

  1. Fino a quando e in quanto rimangono in vigore le disposizioni già note circa la sospensione di tutte le attività pastorali e di tutte le celebrazioni liturgiche con la partecipazione fisica del popolo, ovviamente anche la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana dev’essere differita. Per quanto riguarda l’eventuale celebrazione del Battesimo dei bambini in situazioni di gravi necessità (per esempio, nel caso di bambini con malattie che li espongono a pericolo per la loro vita), la celebrazione si svolga con la sola famiglia, anche senza padrino e madrina, seguendo le indicazioni della Cei (Suggerimenti per la celebrazione dei sacramenti in tempo di emergenza Covid-19, 17 marzo 2020). In casi di particolare urgenza o emergenza, si consideri la possibilità del rito abbreviato (cfr. Rito per il Battesimo dei bambini, ed. it. 1979, Cap. III)».
  2. Per quanto riguarda la celebrazione del Matrimonio – finché permangono le restrizioni attuali e le altre disposizioni sanitarie per evitare il contagio – si potrà procedere alla celebrazione delle nozze alla sola presenza dei testimoni, secondo le precisazioni fornite da una Nota del Ministero dell’interno. Nel caso si decida per il rinvio della data della celebrazione delle nozze, se questa dovesse essere successiva allo scadere delle pubblicazioni civili, si valuti la possibilità di sdoppiare i riti, celebrando prima il matrimonio civile e successivamente quello canonico. In tal caso, saranno i nubendi a dover prendere contatto con il proprio Comune di residenza per i passi necessari. Con l’autorizzazione dell’Ordinario, si potrà anche considerare la possibilità della futura celebrazione concordataria da trascriversi senza previe pubblicazioni civili, vista l’eccezionalità della situazione.  Anche la preparazione alle nozze, sia per la documentazione della “posizione matrimoniale” sia per i percorsi di formazione, potrà essere svolta con tutte le eccezioni possibili. (L’istruttoria matrimoniale, le pubblicazioni canoniche effettuate in parrocchia o la richiesta di pubblicazioni da farsi fuori parrocchia, le eventuali istanze all’Ordinario per i casi particolari di cui agli artt. 36-53 del Decreto Cei e il relativo provvedimento rilasciato dall’Ordinario, conservano eccezionalmente validità oltre i sei mesi, purché il matrimonio sia celebrato entro il 31 dicembre 2020). In merito e nei dubbi del caso, ci si confronti con il Cancelliere vescovile.
  3. Quando saranno superate le attuali restrizioni e si potranno riprendere le celebrazioni liturgiche con la partecipazione del popolo, tenendo in considerazione le “attenzioni” sopra esposte, si potranno individuare, di intesa con le famiglie, le date per la celebrazione dei Battesimi, della prima Confessione e della prima Comunione, valutando se mantenere eventualmente quelle previste, oppure se posticiparle. Si valuti anche la possibilità e/o l’opportunità di rinviare tutte queste celebrazioni al prossimo anno pastorale a cominciare dai mesi autunnali. Per quanto riguarda la celebrazione della Cresima, ci si attenga a quanto detto circa i Battesimi, la prima Confessione e la prima Comunione, avendo cura di concordare in ogni caso le date con la segreteria del Vescovo, sia che si ritenga possibile e opportuno confermare quelle precedentemente stabilite, sia che si opti per il rinvio.

 

Per quanto riguarda le attività estive:

Considerando che la situazione attuale e il lungo cammino verosimilmente previsto per la normalizzazione delle attività sociali invitano alla massima prudenza, sconsigliando a breve termine forme di aggregazione che possano mettere a repentaglio la salute dei partecipanti, specialmente se minori, considerando inoltre che – con le debite proporzioni – anche per la programmazione e la realizzazione delle attività estive si debbano trasversalmente fare interagire le “attenzioni” sopra esposte, gli uffici diocesani, le parrocchie, le associazioni, i movimenti e i gruppi ecclesiali valutino la convenienza e l’opportunità di proporre le consuete iniziative (estate ragazzi, oratorio estivo, campi scuola…) oppure la possibilità di rimodularle in base alle effettive condizioni, disponibilità di tempo e modalità per la preparazione e l’attuazione o, ancora, di sospenderle del tutto.

 

Uniti nell’affetto e nella preghiera reciproca,

 

Alba, 31 Marzo 2020

don Claudio Carena, vicario generale