La Diocesi offre all’Asl 20 camere del seminario per l’emergenza Coronavirus

ALBA Con una lettera del 21 marzo 2020, indirizzata al direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio e al commissario per l’ospedale di Verduno Giovanni Monchiero, il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, ha dato la disponibilità di venti camere del Seminario per ospitare gratuitamente medici e personale ospedaliero in vista dell’apertura anticipata dell’ospedale di Verduno.

La decisione è maturata “in spirito di sussidiarietà e di carità evangelica”, considerando la gravità della situazione sanitaria, la scelta della Regione di aprire l’ospedale per la cura delle persone affette da Covid-19, e l’invito della presidenza dei vescovi italiani (Cei) ad abbracciare scelte solidali che possano aiutare il Paese ad affrontare l’emergenza.

 

 

Ecco le strutture di accoglienza messe a disposizione delle Caritas Diocesane:

 

Diocesi_Strutture_Accoglienza (1)

 

 

Una campagna di raccolta fondi promossa da Caritas italiana. Le strutture diocesane per la Protezione Civile, i medici e le persone in quarantena

“Non sprecate questi giorni difficili”. È l’appello del Santo Padre a ritrovare – in questo periodo
in cui l’attenzione agli altri è messa a dura prova – la concretezza dei gesti quotidiani e delle
relazioni.

La Presidenza della CEI, pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche in cui anche tante
Diocesi versano, incoraggia ad abbracciare con convinzione scelte solidali, che possano
contribuire a rispondere all’emergenza Covid-19.
Di fatto, molte Diocesi italiane – a partire dalle più provate dall’emergenza – già hanno aperto
le porte: Bergamo ha messo a disposizione di medici e infermieri 50 camere singole del
Seminario, altre 10 le ha offerte Lodi e così Roma e Taranto; Cremona ha reso disponibili 25
posti per operatori sanitari che dopo il lavoro non possono rientrare in famiglia per non
mettere a rischio i familiari; Crema ospiterà 35 medici cinesi che verranno a supporto
dell’ospedale cittadino e di quello da campo che verrà costruito nei prossimi giorni in uno
spazio della diocesi. Altre diocesi – Brescia, Roma, Tricarico, San Marco Argentano-Scalea,
Reggio Calabria, Cassano allo Jonio, Siracusa… – hanno offerto le proprie strutture per
l’accoglienza di persone in quarantena o si accollano il pagamento alberghiero di pazienti che
possono uscire dall’ospedale (Bergamo), liberando posti.
Altre – Milano, Rimini, Lanusei… – hanno messo a disposizione strutture per la Protezione
Civile. Altre stanno dando ospitalità a persone senza fissa dimora: Pavia, Lodi, Gorizia,
Belluno-Feltre, Piacenza, Parma, San Marco Argentano-Scalea, Bari-Bitonto, Nardò-Gallipoli,
Cerignola-Ascoli… Un’attenzione particolare alcune Diocesi la stanno rivolgendo al mondo del
carcere e alle condizioni di quanti escono a fine pena e si trovano senza alternative…
Si tratta di una mappa della carità ampia e in continuo aggiornamento, per sostenere la quale
Caritas Italiana lancia una campagna di raccolta fondi, della durata di un mese. “È il tempo
della responsabilità e insieme possiamo dare un segno concreto di speranza e conforto; le
Chiese locali, in questo modo, potranno continuare a non far mancare il dinamismo forte della
carità”, afferma don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, che lancia la campagna
“Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”.
Per contribuire alla raccolta fondi di Caritas Italiana (via Aurelia 796 − 00165 Roma) utilizzare
il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o un
bonifico bancario (con la causale “Emergenza Coronavirus”) tramite:
(in allegato l’elenco – incompleto e in continuo aggiornamento – delle strutture di accoglienza messe a
disposizione dalle Diocesi)
Roma, 21 marzo 2020
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119