Benedizione delle statuette del Bambino Gesù per il presepe

Papa Francesco, nella sua lettera apostolica Admirabile signum (del 1° dicembre 2019, I di Avvento),
sul significato e sul valore del presepe, ha scritto come «il presepe suscita tanto stupore e ci
commuove! Perché manifesta la tenerezza di Dio. Lui, il Creatore dell’universo, si abbassa alla nostra
piccolezza. Il dono della vita, già misterioso ogni volta per noi, ci affascina ancora di più vedendo
che Colui che è nato da Maria è la fonte e il sostegno di ogni vita. In Gesù, il Padre ci ha dato un
fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo la direzione; un amico fedele che
ci sta sempre vicino; ci ha dato il suo Figlio che ci perdona e ci risolleva dal peccato».
Il presepe parla alla nostra vita. Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il
Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione
si trovi. (Dalla lettera apostolica Admirabile signum di Papa Francesco)

Quanta emozione dovrebbe accompagnarci mentre a Natale collochiamo nella grotta, tra Maria e
Giuseppe, la statuina di Gesù Bambino.
Per questo motivo, sulla riflessione di Papa Francesco, proponiamo nel periodo di Avvento (o
Solennità di Natale) la Benedizione delle statuette del Bambino Gesù, che poi saranno riportati
collocati a casa e collocati nei presepi.
Era stato Papa Paolo VI, durante l’Angelus del 21 dicembre del 1969, a impartire per la prima volta,
la benedizione alle statuette del Bambino Gesù e ai presepi.
Da allora, anche i suoi successori, nella terza domenica di Avvento, durante l’Angelus, hanno
continuato l’uso di impartire la benedizione su queste immagini sacre che le famiglie e i più piccoli
portano in piazza.
Il momento possibile potrebbe essere la Terza o la Quarta domenica di Avvento, oppure in una
celebrazione feriale o in una sera della Novena al Natale, o addirittura al termine della Messa della
Notte o del Giorno di Natale.
Si tratta di invitare bambini e ragazzi (e adulti, famiglie) a portare in chiesa la statuetta del Bambino
Gesù, ed al termine della celebrazione, invitare ad avvicinarsi, a tenerla in mano e ricevere la
benedizione.

Per la benedizione delle statuette del Bambino Gesù, si propongono due modalità:
utilizzare completamente il Rito per la benedizione degli oggetti di pietà (Benedizionale, nn. 1705-
1721) in una celebrazione della Parola o l’adattamento diocesano del rito al termine della Messa.

1.RITO DELLA BENEDIZIONE
(Benedizionale, nn. 1705-1721)
INIZIO
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si
fanno il segno della croce, mentre il sacerdote (o diacono) dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
Il sacerdote (o diacono) saluta i presenti con queste parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla
Sacra Scrittura.
La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre
e di Gesù Cristo nostro salvatore sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
Il ministro, o un’altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:
Gli oggetti religiosi [le statuette del Bambino Gesù], che avete portato con voi, sono una
espressione della vostra fede. Servono a richiamare l’amore di Dio e ad accrescere la
fiducia nella beata Vergine Maria e nei Santi.
Mentre invochiamo con il loro aiuto la benedizione del Signore su questi segni [statuette],
non dimentichiamo che è soprattutto da noi che il Signore attende una coerente
testimonianza di vita.

LETTURA DELLA PAROLA

Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura o altri testi
opportunamente scelti dal Lezionario.
Ascoltate la parola di Dio
dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 2 Cor 4,1-7
Cristo è immagine di Dio
Fratelli, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci
perdiamo d’animo. Al contrario, abbiamo rifiutato le dissimulazioni vergognose, senza
comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunciando apertamente la verità
e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio.
E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di
questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di
Cristo, che è immagine di Dio. Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore:
quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: “Rifulga la luce dalle
tenebre”, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto
di Cristo.
Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria
potenza appartiene a Dio, e non viene da noi.

RESPONSORIO

Secondo l’opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale o eseguire un altro canto
adatto.
Sal 99 (100), 2 3 4 5 R. La misericordia del Signore è eterna.
Sal 122 (123), 1 2ab 2c 3-4 R. A te, Signore, innalzo la mia preghiera.
Sal 138 (139), 1-3a 3b-4 5-6 7-8 9-10 R. Tu, Signore, conosci ogni cosa.

BREVE ESORTAZIONE

Secondo l’opportunità il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica per
percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.

PREGHIERA DEI FEDELI

Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più
adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.
Fratelli e sorelle, invochiamo Dio nostro Padre, non esibendo una devozione puramente
esteriore, ma proclamando con tutta l’anima la grandezza del suo amore.
R. Donaci, Signore, lo spirito di pietà.
Dio clementissimo,
ricordaci sempre le tue meraviglie;
fa’ che attraverso questi segni sensibili,
riscopriamo i prodigi della tua misericordia. R.
Fa’ che queste immagini
ci aiutino a divenire adoratori in spirito e verità,
autentici discepoli e testimoni del Vangelo. R.
Insegnaci a pregare senza mai stancarci,
sull’esempio di Cristo tuo Figlio;
fa’ che perseverando in preghiera
viviamo nella castità e nel servizio del bene. R.
Dispensa alla tua Chiesa
tesori di pietà e di santità
e fa’ che questi umili segni
giovino alla edificazione del tuo Regno. R.
Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione il ministro
dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
* Segue la preghiera del Signore.
Padre nostro.

PREGHIERA DI BENEDIZIONE

Il sacerdote (o diacono), con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Benedetto sii tu, o Padre,
origine e fonte di ogni benedizione,
che ti compiaci della crescita spirituale
dei tuoi figli;
mostraci la tua benevolenza
e fa’ che portando questi segni di fede e di devozione,
ci impegniamo a conformarci
all’immagine del Figlio tuo Gesù Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.

CONCLUSIONE

Il sacerdote (o diacono) stendendo le mani sui presenti dice:
Dio che in Cristo ha rivelato la sua gloria,
vi conceda di imitarlo con la santità della vita,
perché possiate contemplarlo faccia a faccia
nella beatitudine eterna.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio  e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.

2. RITO DURANTE LA MESSA
(adattamento diocesano)
INVITO
Terminata la Preghiera dopo la Comunione [e la lettura degli avvisi], colui che presiede o un’altra
persona idonea invita tutti a tenere in mano la propria statuetta del Bambino Gesù e ad avvicinarsi.

BREVE ESORTAZIONE

Il rito di benedizione può esser introdotto con queste parole (ispirate alla Lettera Apostolica
Admirabile signum di Papa Francesco) o altre simili:
Il presepe parla alla nostra vita.
Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto
bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si
trovi. Quanta emozione dovrebbe accompagnarci mentre a Natale collochiamo nella
grotta, tra Maria e Giuseppe, la statuina di Gesù Bambino.
Le statuette del Bambino Gesù, che avete portato con voi, ci ricordano quest’amore di
Dio. Mentre invochiamo la benedizione del Signore su queste statuine, non
dimentichiamo che è soprattutto da noi che il Signore attende una coerente
testimonianza di vita.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

PREGHIERA DI BENEDIZIONE

colui che presiede, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Preghiamo.
Benedetto sii tu, o Padre,
origine e fonte di ogni benedizione,
che ti compiaci della crescita spirituale
dei tuoi figli;
mostraci la tua benevolenza
e fa’ che portando questi segni di fede e di devozione,
ci impegniamo a conformarci
all’immagine del Figlio tuo Gesù Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.

OMAGGIO ALLA STATUA DEL BAMBINO GESÙ
Ognuno può baciare la propria statuetta del Bambino Gesù che tiene in mano.

CONCLUSIONE

Colui che presiede stendendo le mani sui presenti, può impartire la benedizione solenne del tempo.
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito

NELL’AVVENTO NEL NATALE DEL SIGNORE
Dio, che vi dà la grazia di celebrare
la prima venuta del suo Figlio
e di attendere il suo avvento glorioso
vi santifichi con la luce della sua visita.
R. Amen.
Dio, che nella nascita del Cristo suo
Figlio ha inondato di luce
questa notte [giorno] santissima,
allontani da voi le tenebre del male
e vi illumini con la luce del bene.
R. Amen.
Nel cammino di questa vita,
Dio vi renda saldi nella fede,
gioiosi nella speranza,
operosi nella carità.
R. Amen.
Dio, che nel suo Figlio fatto uomo
ha congiunto la terra al cielo,
vi riempia della sua pace e del suo
amore.
R. Amen.
Voi che vi rallegrate
per la venuta del nostro Redentore,
possiate godere della gioia eterna,
quando egli verrà nella gloria.
R. Amen
Dio, che mandò gli angeli
a recare ai pastori
il lieto annunzio del Natale,
vi faccia messaggeri del suo Vangelo.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio  e Spirito Santo,
discenda su di voi,
e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio  e Spirito Santo,
discenda su di voi,
e con voi rimanga sempre.
R. Amen.