L’omelia del Vescovo Marco in occasione del 25° anniversario dell’alluvione

SANTA MESSA XXXI DOMENICA TEMPO ORDINARIO in occasione del 25° Anniversario dall’Alluvione   

OMELIA DEL VESCOVO MARCO

ALBA – Cattedrale San Lorenzo –  Domenica, 3 novembre 2019

 Carissimi oggi siamo raccolti, cittadini e autorità in Cattedrale, come avviene per ogni evento importante, per ricordare la disastrosa alluvione che ha colpito la nostra Città 25 anni fa, causando feriti e purtroppo anche vittime che vogliamo ricordare in modo speciale in questa solenne celebrazione, stringendoci ancora una volta attorno ai parenti e alle persone care che non possono dimenticare quanti hanno perso allora.

Il libro della Sapienza che abbiamo ascoltato nella prima lettura ci dice come Dio ama le creature e non le disprezza; anzi esercita la sua potenza attraverso la compassione, perché il suo spirito incorruttibile è in tutte le cose.

Il Creato, la natura, questa casa comune che è la Terra è a noi affidata e noi siamo chiamati a custodirla e a consegnarla alle generazioni future.

Le strutture di peccato, causate dall’egoismo e da un desiderio di guadagno e speculazione e presi da un delirio di onnipotenza, fanno sì che la natura che ci circonda venga sfregiata con tutto ciò che comporta: inquinamento, surriscaldamento del pianeta, deforestazioni, consumo della terra a favore di grandi insediamenti ecc…

25 anni fa la nostra città di Alba ha toccato con mano quanto la furia dell’acqua possa mettere in ginocchio un’intera popolazione e lasciare ferite indelebili.

In questi giorni abbiamo celebrato anche una cittadinanza capace di rialzarsi con grande spirito di solidarietà. Le testimonianze e i filmati ascoltate e visti ieri durante il convegno sono lì a dire che tutto il paese è stato capace di esprimere una grande solidarietà mettendo insieme energie e risorse di istituzioni, associazioni e privati che hanno fatto rinascere questa città e l’hanno rimessa in piedi.

Tutto quello che abbiamo vissuto e anche ciò che abbiamo realizzato in questi 25 anni affinché un evento del genere non accada mai più ha comportato un cambiamento di rotta che ci ha resi tutti più responsabili e attenti alla cura del creato.

La scorsa settimana si è concluso a Roma il Sinodo dei Vescovi sull’Amazzonia, fortemente voluto da Papa Francesco, ma tutti noi sappiamo che quanto è risuonato in quel Sinodo relativamente alla difesa del creato riguarda tutto il pianeta.

Vorrei cogliere un invito che traggo dal documento finale del Sinodo che chiede una autentica Conversione ecologica:

A fronte di “una crisi socio-ambientale senza precedenti”, il Sinodo invoca una Chiesa amazzonica in grado di promuovere un’ecologia integrale ed una conversione ecologica secondo cui “tutto è intimamente connesso”.

Facciamo nostro questo invito e chiediamo al Signore il dono di una vera conversione ecologica che possa cambiare i nostri stili di vita e diventi sempre più rispettosa dell’ambiente per un’ecologia integrale.

IL Vangelo di Luca, provvidenzialmente ci presenta una storia di conversione, quella di Zaccheo, il quale accoglie Gesù a casa sua e decide di cambiare vita.

Il cambiamento è dunque possibile, anche noi come Zaccheo lasciamoci cogliere dallo sguardo del Signore che dice: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”.

Guardiamo al futuro con grande speranza certi che la collaborazione di tutte le parti in causa ci aiuterà a rendere questo mondo sempre più bello e giusto, sapendo che il nostro impegno personale è ciò che ci permette di cambiare e custodire il mondo così come il Signore ce lo ha donato e affidato.

Vorrei affidare questo giorno e questa ricorrenza a San Francesco di Assisi (patrono d’Italia) che con il suo cantico delle creature ha precorso in maniera sublime la cura del creato facendola innanzitutto diventare preghiera:

Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione.

A te solo, Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.

Laudato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu tramite lui ci illumini. E lui è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia Altissimo la tua importanza.

Laudato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle.

Laudato sii, mio Signore, per fratello vento, e per l’aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno, ogni tempo tramite il quale alle creature dai sostentamento.

Laudato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura”.

Laudato sii mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. È bello, giocondo, robusto e forte.

Laudato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: produce diversi frutti variopinti, con fiori ed erba.” Amen.