Rinnovato il Protocollo d’Intesa sui Percorsi per le competenze trasversali e per l’Orientamento

Rinnovato il Protocollo d’Intesa sui Percorsi per le competenze trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza Scuola-Lavoro) tra l’Ufficio Scolastico Regionale, rappresentato dal Direttore Generale Fabrizio Manca e la Conferenza Episcopale Piemontese, rappresentata dal presidente, l’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia. Alla firma avvenuta lo scorso  20 maggio presso la sede del Santo Volto di Torino era  presente anche mons. Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea, responsabile del settore Scuola della CEP. Nei primi tre anni in cui il Protocollo è stato in vigore i risultati sono stati giudicati estremamente positivi, sia per le metodologie sperimentate sia per le «competenze» che gli studenti hanno potuto acquisire. Nella collaborazione con le Diocesi del Piemonte, infatti, ai giovani sono state offerte opportunità per fare esperienze concrete di apprendimento in diversi ambiti: gestione e cura del patrimonio storico, artistico, culturale diocesano; attività educative, ricreative, assistenziali e di volontariato rivolte alle persone.Diventare animatori dei centri estivi parrocchiali, curare la gestione dei musei e degli archivi storici delle Diocesi, misurarsi con i compiti affidati alle associazioni di volontariato nelle loro opere quotidiane di solidarietà: attività tutte che hanno favorito non solo la conoscenza del mondo del lavoro, ma soprattutto l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali per la vita, coniugando nel modo più proficuo le finalità educative dell’istruzione e della formazione con le esigenze di una crescita armonica, globale ed equilibrata della persona.«Le esperienze e le attività realizzate con la collaborazione della Conferenza Episcopale, ha osservato Manca, sono state di grande aiuto alle scuole per affrontare la sfida pedagogica dell’Alternanza scuola lavoro. Il rinnovo del Protocollo ha l’obiettivo di continuare a potenziare i percorsi educativo/formativi iniziati, che hanno ampiamente soddisfatto l’azione orientativa e hanno stimolato i nostri giovani a prendere consapevolezza delle proprie attitudini, aspirazioni e capacità in una prospettiva completa di crescita individuale della persona». L’Arcivescovo Cesare Nosiglia, ringraziando quanti hanno collaborato finora al progetto, ha sottolineato il giudizio del tutto positivo dell’esperienza compiuta. «Mi auguro – ha detto mons. Nosiglia – che anche questa nuova stagione di stretta collaborazione potrà avvalersi delle realtà che fanno capo agli enti ecclesiastici, Istituzioni culturali, associazioni di volontariato e movimenti cattolici del territorio che offriranno agli studenti l’opportunità di fare esperienze concrete di lavoro /apprendimento nell’ambito di una vasta gamma di servizi, rivolti al sociale che vanno dalla gestione e cura del patrimonio storico, artistico e culturale alle attività educative, ricreative, assistenziali e di volontariato rivolte alle persone, presenti nelle 17 Diocesi del Piemonte. Per la Chiesa queste attività rientrano in un unico ‘progetto educativo’ che coinvolge l’intera persona e promuove quella alleanza educativa che, unendo insieme la famiglia, la scuola e la comunità territoriale sia civile che religiosa, assicura alle nuove generazioni una formazione integrale ricca delle dimensioni necessarie al raggiungimento della maturità umana, culturale, sociale ed etica, della persona di ogni alunno». L’Arcivescovo ha infine ricordato come «il nostro Paese, forse più di altri in Europa, paga la distanza fra scuola e mercato del lavoro in termini di occupazione giovanile. Come Chiesa lavoriamo – in vari ambiti – per un ‘patto fra generazioni’ che cerchi di colmare questo divario. E l’accordo con il sistema scolastico nazionale, statale e paritario, rappresenta un’opportunità che non possiamo lasciar sfuggire».

Chiara Genisio
direttore Agdnotizie-Torino