“I cristiani non si riducano a fuochi di paglia”, gli auguri pasquali di monsignor Brunetti alla Diocesi

ALBA «Quali sono le cose che ci scaldano il cuore? Forse non sono molte oppure si tratta solo di fuochi di paglia, come il denaro, la carriera, il virtuale, il gioco d’azzardo, lo spasso, la vita facile… Lasciamoci invece lambire e riscaldare il cuore dal fuoco della Risurrezione… per poter correre come i discepoli di Emmaus per le vie del mondo a testimoniare che il Signore è risorto».

Così si esprime monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, nel suo messaggio di auguri pasquali rivolto in particolare alle famiglie, ai giovani, alla comunità cristiana e al mondo intero, politica compresa.

MESSAGGIO PASQUALE

Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le scritture?”. “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”.

Con le parole dei discepoli di Emmaus, che leggeremo nel Tempo di Pasqua, vorrei esprimere i miei auguri pasquali a tutta la comunità diocesana.

Mi sono chiesto quali sono le cose che ci scaldano” il cuore? Forse non sono molte oppure si tratta solo di “fuochi di paglia”, come il denaro, la carriera, il virtuale, il gioco d’azzardo, lo spasso, la vita facile ecc….

L’annuncio della Resurrezione di Gesù è una vera esplosione di fuoco e di luce, che fra l’altro simbolicamente celebreremo nella grande Veglia della notte di Pasqua. È come il roveto ardente di cui parla l’Esodo che brucia senza consumare e spegnersi.

Sappiamo che basta poco per fare esplodere “un incendio”, ma così è stato fin dai primi discepoli, come quelli di Emmaus, per tutti i secoli fino ai giorni nostri, il fuoco della fede e dell’amore che hanno la loro origine proprio nella Resurrezione si sono propagati fino a noi.

Lasciamoci lambire e riscaldare il cuore da questo fuoco!
Ciò avvenga:

  • per tutte le famiglie con i loro problemi di lavoro, di salute, di casa,
  • così pure per i giovani che sono alla ricerca di un futuro pieno di speranza, affinché scoprano che “Cristo vive!”,
  • per le comunità cristiane affinché diventino luoghi di gioia e di accoglienza per tutti, senza barriere e muri,
  • per il mondo intero a partire dalla politica e da chi ha fra le mani le sorti del mondo, che impari a custodire e a curare il creato, che è la nostra casa comune, in uno slancio nuovo e trovi la via della solidarietà, della giustizia e della pace, prima ancora della “via della seta”.

A tutti dico corriamo anche noi, come i discepoli di Emmaus, per le vie del nostro mondo, delle nostre città, dei nostri paesi e diciamo a tutti che il Signore è risorto e ci dona il suo amore.

Buona Pasqua !

Marco, Vescovo