Gli auguri di buona Pasqua ai religiosi e alle religiose

Carissimi fratelli e sorelle nella vita consacrata,

in questo tempo di preparazione alla Pasqua del Signore, desidero porgervi un messaggio, nella stima, riconoscenza e vicinanza al vostro servizio di donazione e dedizione, con lo sguardo rivolto a Gesù, impegnato a compiere decisamente e pazientemente  il suo cammino.

Nella vita consacrata testimoniate la vostra missione nella quotidianità che vi viene affidata. Non sempre tutto è facile, ma proprio in quei momenti ritrovate la sorgente delle motivazioni che vi appartengono e che vi consentono di portare a termine i vostri propositi.

Anche Gesù ha ricevuto dal Padre un compito impegnativo: portare su di sé tutto il peso del mondo caduto nel peccato. Sente particolarmente questa fatica nel Getsemani; entra nel turbine della sua missione; non la gioca da solo, ma in profonda preghiera e comunione con il Padre fino alla Croce del Calvario. L’esito di questa vita donata fino alla fine per amore sarà la risurrezione. Già nel Getsemani ne cogliamo un anticipo: “Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo” (Lc  22,43). Questo angelo attesta che, come per Gesù, le prove e gli impegni della vita non finiscono nell’amarezza, ma nella speranza e nel conforto.

Papa Francesco, nel Discorso del 4 maggio 2018, ci ricorda questa virtù di Gesù nell’Orto degli Ulivi: la pazienza. è un atteggiamento di ogni consacrazione che va dalle piccole cose della vita comunitaria, dalle piccole tolleranze, dai piccoli gesti di sorriso fino al sacrificio di se stessi, della vita. Senza pazienza, cioè senza capacità di patire, una vita consacrata non può sostenersi, sarà a metà”. La pazienza del Getsemani ci indica la strada: portare con amore i pesi gli uni degli altri, saper attendere fiduciosi e con stupore. L’armonia delle relazioni fraterne ritrova così la sua motivazione. Papa Francesco indica che questa pazienza nella vita consacrata è atteggiamento vocazionale che non si abbandona a sterile lamento, ma esprime la certezza che Gesù non delude coloro che a Lui si affidano.

Ricordo al Signore in particolare i fratelli e le sorelle che vivono la pazienza della prova per la sofferenza e la fragilità. La loro testimonianza di donazione ci fa scorgere la luce dell’amore che scaturisce dalla Pasqua. Buon cammino, in unione di preghiera.

                                                                                                       don Franco Ciravegna