Sabato 9 marzo, veglia in cattedrale per la Quaresima di fraternità 2019

QUARESIMA Scaldati dal meraviglioso Cantico delle creature di san Francesco, stimolati dal messaggio di Papa Francesco ci mettiamo in cammino nel tempo della Quaresima. E’ in questo oggi che siamo chiamati a prendere cura della terra, dei suoi abitanti, di quelli che sono espropriati o esclusi dal diritto di cittadinanza.

   Metterci in ascolto del grido dei poveri

Prestare orecchio per fare nostro il respiro affannato e dolorante di un mondo troppe volte ferito dalla violenza, ingiustizia e povertà; è il grido della terra impoverita della sua possibilità di offrire cibo a tutti. Non dimentichiamo che tutto è connesso: umanità e creazione… A conclusione del sinodo alcuni giovani hanno scritto: «Tra i sogni di realizzarci e i desideri di felicità che abitano in noi c’è anche la volontà di spenderci concretamente in scelte e gesti che esprimano il Vangelo e la sua proposta alta di vita bella e di amore, anche a servizio del bene comune e del prossimo, in particolare dei poveri. Il Signore ci chiama a essere sempre testimoni credibili del Vangelo».

Oggi si esce per tante ragioni: turismo, affari, studio, ecc.  A noi credenti, Papa Francesco costantemente ricorda: tocca uscire per portare il Vangelo. Non ci sono limiti. E’ impegno di tutti i discepoli testimoniare fuori della porta di casa come in tutto il mondo. L’autentico spirito missionario si manifesta con l’ascolto dei diseredati e con l’annuncio di cammini di liberazione. Il povero, lo straniero e il bisognoso, prima di essere “categorie sociologiche” sono “categorie teologiche”, cioè luoghi che ci permettono di conoscere il Dio vivente e di entrare in comunione con lui e con tutti.

   Promuovere delle “prassi profetiche e solidali”

Abbiamo capito che la missione impegna ovunque: in casa, sulla strada, sul lavoro, nella politica, nel mondo intero.  Della missione oggi cambia solo la modalità, indicata dalla storia, dalla cultura, dalle situazioni in cui il discepolo-missionario viene a trovarsi. La storia della missione ha vissuto tanti periodi, ognuno con le sue caratteristiche. La presenza di nostri missionari nel mondo ha risvegliato molte coscienze, aperto orizzonti, fatto conoscere una chiesa dal volto più umano e solidale. Il saluto commosso a sr. Damiana, suora Luigina morta da poco in India, presente e attiva con gente tribale, di grande competenza psicologica a sostegno della donna, la morte di don Grillo ci ha commossi per il suo andare e il suo stare fraterno e gioioso in mezzo alla gente.

Queste prassi semplici e profetiche sono lezioni di vita per metterci al servizio del “bene comune”, oggi misconosciuto.

Il tempo della globalizzazione, del digitale, che viviamo ora, chiede metodi e linguaggi nuovi, ma restano sempre fondamentali la fede, la testimonianza personale e la gioia di partecipare al cammino di ricerca e di liberazione che Gesù ha portato a tutto il mondo.

   Progetti solidali in ascolto del grido del mondo

Come il sussurro di una brezza leggera suggeriamo alcuni progetti che possiamo sostenere con stili di vita più sobri e come contributo anche economico per coscientizzarci.

A Marsabit in Kenya: un asilo con nuovi metodi, iniziative per le donne, una scuola a Maikona nel nome di don Tablino.

In Brasile: a Teofilo Otoni progetti per ragazzi di strada, la liberazione della donna, la terra a chi la lavora (con don Piero Tibaldi e pe Sergio Stroppiana a Curral de Dentro). A Guarabira per recupero di ragazzi e ragazze a rischio con pe Luis Pescarmona. A Juazeiro con pe Massimo Bonino per un nuovo modello di Seminario e nuove cure naturali per la salute.

In Bangladesh con le Suore Luigine per una inclusione reale di donne e bambini.

In India con le Suore Luigine a fianco della gente più esclusa come tribali e paria.

In India e Bangladesh con d. Renato Rosso per un dialogo con le religioni e una scuola per chi non ha accesso ad essa, come i nomadi.

In Italia con la Caritas e Migrantes per progetti di inclusione.

Di tutto questo pregheremo e informeremo con testimonianze e offriremo solidarietà concreta nella Veglia di Quaresima di Fraternità in Duomo sabato 9 marzo alle ore 21. Presiede il Vescovo Marco.                                                                                                                           Gino Chiesa

Carlo Petrini comenta il messaggio del Papa per la Quaresima