Il vescovo di Casale Monferrato ha incontrato Papa Francesco

ROMA Un lungo colloquio a tu per tu con papa Francesco. Venerdì scorso mons. Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato e delegato Cep per le Comunicazioni Sociali  è stato ricevuto dal Papa. Ad inizio estate aveva inviato una lettera scritta a mano in modo molto informale e fatta arrivare al Papa tramite un sacerdote  diocesano.

In una nota pubblicata dal settimana diocesano Vita Casalese, mons Sacchi racconta  che <Francesco è una persona che ti mette subito a tuo agio, ascolta, interviene e fa domande. Sulla diocesi ha voluto sapere nel dettaglio quali erano le diocesi confinanti, le province, il numero di abitanti, le parrocchie e le difficoltà che abbiamo. Ho sottolineato a lui i problemi del territorio: la perdita di molti posti di lavoro, il dramma dell’amianto e il fenomeno della denatalità via via crescente, che di anno in anno segna sempre più il nostro territorio e impoverisce le comunità>. Un colloquio aperto in cui Sacchi non ha <nascosto le difficoltà che incontriamo>. Al centro del dialogo anche il tema delle vocazioni partendo dalla situazione piemontese: attualmente ci sono 65/70 seminaristi per 17 diocesi. <Ho visto sul suo volto la preoccupazione,  – racconta Sacchi – perché oltre al clima culturale e sociale segnato da indifferenza e crescente disaffezione alla religione, questo è un aspetto che ci deve far riflettere molto e deve spingerci a trovare nuove proposte da indirizzare ai giovani. Il problema delle vocazioni lo tocca nel profondo, perché per ben tre volte mi ha ripetuto di lavorare e insistere su questo aspetto fondamentale per la vita delle nostre diocesi>.  Il vescovo di Casale conclude la sua nota mettendo in evidenza che  ha <ricevuto questo dono grande di poter parlare con il Papa, di stargli accanto per un momento, per sentirmi ancora di più in comunione con lui e con tutte le preoccupazioni e la sollecitudine pastorale che porta per ogni Chiesa. È un uomo di Dio, che trasmette la serenità e la pace interiore che gli vengono dall’essere ancorato sulla roccia che il Signore Gesù.

Il Papa ha ricevuto da Gesù, che lo ha scelto per il ministero Petrino, il compito di confermarci nella fede. Papa Francesco continua a farlo con le sue parole e la testimonianza della sua vita semplice e gioiosa e a tutti chiede di pregare per lui, perché è ben consapevole del peso enorme che ha ricevuto di guidare tutta la Chiesa. Ci impegniamo a farlo, perché possa sentire sempre una continua preghiera che sale a Dio da tutta la Chiesa per lui>.