Il racconto e le foto di una settimana all’insegna di San Giovanni Paolo II

ALBA È  stata una settimana all’insegna di san Giovanni Paolo II quella vissuta ad Alba dal 9 al 13 ottobre. Accanto alle manifestazioni legate alla Fiera del tartufo, la città ha vissuto un’esperienza che riporta una ventata di spiritualità e di valori  cristiani. Già  martedì 9, la cattedrale si è  riempita di fedeli per accogliere la reliquia di san Giovanni Paolo II.

Una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Marco Brunetti ha dato il via alla venerazione della reliquia, una teca con dal sangue di Karol Wojtyla, collocata poi nella cappella del Santissimo che è stata meta di una fila ininterrotta di fedeli  accorsi per rendere omaggio al Papa che per 27 anni ha guidato la Chiesa.

Fedeli che baciano la reliquia di san Giovanni Paolo II

Sabato 13, il convegno dedicato al Pontefice polacco a partire dalla sua celebre espressione “Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. Il vescovo Brunetti ha letto il messaggio autografo inviato per l’occasione da papa Francesco. Poi nel teatro Sociale si sono susseguite le testimonianze di padre Federico Lombardi, di Lucetta Scaraffia, e nel pomeriggio di Luigi accattoli  e Giancarlo  Giuliani, coordinati da don Antonio Scriortino. Ognuno ha offerto uno spaccato della poliedrica figura di un grande uomo del Novecento non soltanto a livello religioso, ma anche culturale e politico.

Nel pomeriggio di sabato molto partecipata  l’inaugurazione della piazzetta antistante la chiesa di San  Giuseppe che ora porta il nome di piazzetta San Giovanni Paolo II. Con il sindaco  di Alba, il console polacco, e l’arrivo dei vescovi Nosiglia e Lanzetti e del cardinale  Poletto, autorità civili e religiose, oltre alla targa della piazzetta, si è  anche scoperto il medaglione sulla parete della chiesa con una immagine del santoPapa realizzata su disegno della pittrice Maria Teresa riolfo.

San Giovanni Paolo II Svelamento medaglione

La giornata si è  chiusa con la Messa presieduta dal metropolita Cesare Nosiglia che ha sottolineato la forte testimonianza evangelica di Giovanni Paolo II, il suo amore per i giovani, i tanti viaggi missionari, l’insistenza sulla santità da perseguire per tutti, la malattia, fino all’immagine del Vangelo sfogliato dal vento sulla sua bara: simbolo di ciò  che si è  compiuto nella sua vita.

Le celebrazioni hanno inteso ricordare il 40° dell’elezione al soglio pontificio di Karol Wojtyla, avvenuta nel 1978. Sono cominciate con una mostra fotografica in San Giuseppe  (tuttora visitabile, ma che ha già  visto sfilare 1400 studenti), un concerto di Tosca e una serie di conferenze presso la Banca d’Alba che si protrarranno fino a novembre. Per i giovani è  stato lanciato da Gazzetta il bando  “Racconta Giovanni Paolo II” che si protrarrà fino ad aprile.

Le manifestazioni si sono svolte grazie al Comitato san Giovanni Paolo II presieduto dal vescovo. Il segretario del comitato, Roberto Cerrato di Proteggere  insieme, ha gestito la parte organizzativa, mentre le diverse  realtà  culturali e imprenditoriali cittadine, insieme al Comune  hanno offerto la loro collaborazione e sostenuto i costi degli  eventi.