Roberto Farinella saluta la diocesi di Ivrea

IVREA <Si apre una nuova fase della mia vita, ma tutti porto nel cuore. Niente è cancellato, tutto  è custodito nell’amore di Dio>, mons. Roberto Farinella, ha concluso così il saluto al termine del rito della sua  ordinazione episcopale avvenuta sabato mattina nel Duomo di Ivrea. Il prossimo 14 ottobre ci sarà il suo ingresso ufficiale in Diocesi di Biella, ma già da ora il suo impegno è rivolto <con umiltà alla nuova comunità che  papa Francesco miha affidato>.

A presiedere l’ordinazione è stato il vescovo di Ivrea, Edoardo Cerrato, con Gabriele Mana, Amministratore apostolico di Biella e il vescovo emerito di Ivrea, Luigi Bettazzi. Fu lo stesso Bettazzi ad ordinare nel settembre di 24 anni fa sacerdote don Farinella  a Castellamonte, suo  paese natale. Accanto a loro  oltre al card. Severino Poletto, emerito di Torino e il card. Paolo Romeo, emerito di Palermo, ventitré  vescovi  tra cui molti piemontesi e della Valle d’Aosta, tra cui Cesare Nosiglia, presidente della Conferenza Episcopale piemontese. Per ciascuno di loro, al termine della cerimonia, Farinella,  ha  rivolto un ringraziamento particolare. Come per i tanti amici e fedeli che hanno voluto partecipare a questo <evento di preghiera>, come l’ha definito Cerrato.  Nell’omelia, il Pastore di Ivrea,   ha sottolineato la stima maturata negli anni nei confronti di don Roberto <nel constatare il tuo amore a questa Chiesa che ti ha generato e che tu hai ricambiato con il dono del servizio pieno di umiltà e di dedizione, due caratteristiche – ha proseguito Cerrato – che quando sono presenti insieme, colmano di stupore chi ha occhi per vedere>.  Gli ha espresso l’ammirazione per la sua <semplicità evangelica>  e per il <suo impegno a comprendere tutti>, a non fermarsi <di fronte ai muri che talora vengono alzati>. Prendendo spunto dal motto scelto dal nuovo Vescovo, <Spes messis in semina>, la speranza della semina sta nella seminagione, Cerrato gli ha rimarcato: <questa seminagione, oltre ad essere quella che tu farai nei solchi della Chiesa che ti è affidata, è pure quella che in questa nostra Chiesa tu hai ricevuto e hai sparso a piene mani>. Durante la cerimonia, in diversi momenti, don Farinella ha manifestato la sua commozione, dall’abbraccio con i famigliari, in prima fila c’erano la mamma Aurora,  il fratello Andrea con la moglie Elena e la nipotina Beatrice. A quando è passato accanto ai fedeli giunti dalla sua parrocchia di origine a Castellamonte, San Pietro e Paolo. I fedeli di questa comunità gli hanno  donato l’anello. Il pastorale è invece  un dono della Diocesi di Biella, mentre quella  di Ivrea gli ha offerto i paramenti episcopali.

Numerosi sono stati  i messaggi di stima e amicizia che sono giunti in Diocesi per mons. Farinella, il vescovo Cerrato, ha citato quello del Card. Tarcisio Bertone, anche lui canavesano, che dalla Terra Santa, ha assicurato una preghiera davanti al santo sepolcro per il nuovo vescovo.

La cerimonia è stata trasmessa in diretta attraverso il sito del settimanale diocesano <Il risveglio popolare>, di cui Farinella è stato direttore per alcuni anni.

Chiara Genisio