Roberto Farinella è il nuovo vescovo della diocesi di Biella

BIELLA Don Roberto Farinella, 50 anni, è il nuovo Vescovo della Diocesi di Biella. Succede a mons. Gabriele Mana, dimissionario per limiti di età, che ha guidato la Diocesi negli ultimi 17 anni. L’annuncio è stato in contemporanea alle 12, venerdì scorso, nella Cattedrale di Biella, nel Duomo di Ivrea e nella sala stampa vaticana.

Don Roberto è il sedicesimo Pastore della diocesi piemontese incuneata tra le montagne, area di eccellenza per il tessile. Nel darne l’annuncio, in una Cattedrale gremita, il vescovo Mana

ha espresso  <un sentimento di riconoscenza al Signore e a papa Francesco per questa nomina. Invoco  – ha detto – la Madonna di Oropa così cara ai fedeli biellesi e eporediesi e chiedo a tutti voi di intensificare le vostre preghiere per accogliere il nuovo Vescovo. Non pensate in questo momento a chi va via, ma pensate a chi sta arrivando>, ha poi ringraziato Edoardo Cerrato, vescovo di Ivrea e con lui tutta la Diocesi <per la privazione a cui hanno accettato di sottoporsi per fare a noi questo dono>.  Al suo fianco c’era il vescovo emerito di Casale, Alceste Catella.

Nello stesso momento a 30 chilometri di distanza nel Duomo di Ivrea, il vescovo Cerrato  ha affermato: <Ho conosciuto don Farinella subito dopo la mia nomina,  ho avuto modo di apprezzarne fin da allora la ricca umanità, la fede schietta e fondata, la mitezza e la sapienza evangelica, la dedizione al ministero, la fedeltà alla Chiesa: non mi sorprende che sia stato scelto per l’Episcopato. Posso aggiungere che grande è la mia gioia di averlo confratello tra i successori degli Apostoli”.  Nel descriverne le doti ha insistito sulla <autenticità della sua vita sacerdotale, la bontà e l’umiltà sincera>.  Il primo abbraccio dopo la nomina, don Roberto Farinella, lo ha riservato al vescovo emerito Luigi Bettazzi.

Don Roberto  è nato a Castellamonte, in provincia di Torino ma  Diocesi di Ivrea, il 24 maggio 1968. La sua  famiglia  è di origine siciliana, di Nicosia, emigrata in Piemonte negli anni Sessanta. Dopo il diploma nel 1987 entra  nel Seminario diocesano di Ivrea studia  filosofia e teologia presso la Federazione interreligiosa studentati teologici di Torino. Frequenta  il  collegio Capranica fino al 1996, consegue la licenza in Diritto Canonico alla Pontificia Università Gregoriana e la specializzazione in giurisprudenza matrimoniale. Ordinato nel  1994.  In Diocesi svolge numerosi incarichi: da responsabile del Centro diocesano vocazioni e del servizio diocesano di pastorale giovanile ad amministratore parrocchiale della comunità “San Giovanni Battista” a Castellamonte.  Ricopre il ruolo di difensore del Vincolo presso il Terp (1997-1999) e poi di giudice presso lo stesso Tribunale (1995-2015). Rettore del seminario diocesano (2001-2018). Dal 2014 è parroco della Cattedrale di Ivrea e Vicario episcopale per la vita consacrata.  Da alcuni mesi era stato nominato  cancelliere vescovile. Per diversi anni ha collaborato al settimanale diocesano <Risveglio Popolare> fino a ricoprirne il ruolo di direttore.

Il 4 agosto la Diocesi eporediese compirà il suo pellegrinaggio annuale alla Madonna Nera di  Oropa, sarà la prima volta di don Farinella come pastore eletto  della sua nuova comunità.

 

EDOARDO ALDO CERRATO, C. O.

Vescovo di Ivrea

 

Al Clero, ai Religiosi e ai Laici della Chiesa che è in Ivrea

 

Ivrea, 27 luglio 2018

Carissimi Fratelli e Sorelle,

 

l’esperienza che sei anni fa, proprio in questi giorni di fine luglio, feci io stesso quando il Nunzio Apostolico mi chiamò per comunicarmi che il Santo Padre Benedetto XVI mi nominava vescovo di Ivrea, mi permette di comprendere che cosa passa, in questo momento, nel cuore e nella mente del nostro carissimo don Roberto Farinella, chiamato a reggere come vescovo la Chiesa che è in Biella.

La sua comprensibile apprensione, che ben conosco per averla provata, e il pensiero che la sua partenza, sia pure per un luogo a noi vicino, apre un solco di nostalgia negli affetti di tante persone e nella vita stessa della nostra Diocesi, nulla tolgono alla gioia che provo e alla riconoscenza a Dio per aver chiamato un nostro degnissimo sacerdote a diventare Successore degli Apostoli.

 

Alla Chiesa che è in Biella porgo le mie fraterne felicitazioni: la porto in cuore perché è la Chiesa in cui sono diventato prete, incardinato in diocesi come oratoriano; per tanti anni in essa ho svolto il ministero e ho lì tanti amici, oltre che i miei confratelli della Congregazione dell’Oratorio, fiorente e operosa.

Se, alla luce di questi motivi che mi rendono cara la diocesi biellese, a qualcuno venisse in mente di chiedersi se io c’entro qualcosa in questa nomina, in tutta sincerità posso dire che non c’entro assolutamente nulla. Pur convinto che donare non è perdere, se fosse dipeso da me non mi sarei privato di un validissimo prete per il servizio diocesano; e mai, comunque, mi sarei permesso anche solo di vagheggiarne la destinazione… Come per me a Ivrea, così è avvenuto per don Roberto a Biella. Sorprese di Dio! Attraverso la Sua Chiesa è Lui che ci manda dove ci chiama ad essere fedeli e a servire.

 

Pochi giorni fa, in occasione del passaggio di testimone tra don Roberto e don Davide nel rettorato del Seminario, al nostro settimanale Il Risveglio Popolare ho affidato – ben lontano dal pensiero di dover nuovamente scrivere, così presto, su di lui – l’espressione di tutto l’affetto, la stima, la riconoscenza per il servizio svolto nella cura dei giovani seminaristi, oltre che nei tanti ambiti in cui i Vescovi di Ivrea lo hanno chiamato a servire.

Rinnovo a don Roberto in questo momento, con profonda commozione e fraterna comunione, i sentimenti che egli conosce.

L’autenticità della sua vita sacerdotale, la bontà e l’umiltà sincera, la cura pastorale esercitata con zelo pari alla convinzione, la fedeltà a Cristo e alla Chiesa da lui vissuti in questi anni a Ivrea diventano ora, nel disegno della Divina Provvidenza sulla sua vita, dono prezioso alla Chiesa che è in Biella.

 

Eccellenza Reverendissima, carissimo don Roberto,

l’abbraccio che Le do, colmo di affetto, non è solo personale; è quello del Vescovo di Ivrea, e porta in sé anche quello di tutta la diocesi.

Buon cammino nella terra biellese, sotto lo sguardo di Maria Ss.ma Regina del Monte di Oropa, da noi venerata a Ivrea come Madonna del Monte Stella.

Quest’anno, il 4 agosto, quando saliremo ad Oropa per il pellegrinaggio annuale della diocesi eporediese, avremo la gioia di avere con noi anche il Vescovo eletto di Biella: rinnovando il nostro affidamento a Maria affideremo anche Lei, Eccellenza, alla Madre SS.ma della Chiesa, sul cui capo nel 2020, ai primordi del Suo Episcopato, una nuova Corona sarà posta, ricorrendo il quarto centenario della prima Coronazione.

Sicuri che continuerà a portarci nel Suo cuore, aperto ora ad accogliere nuovi figli e fratelli, Le assicuriamo che sempre potrà contare sull’amicizia e la preghiera di tutti noi che Le vogliamo davvero bene e Le siamo grati per l’amore e il servizio che ha mostrato nei fatti alla Chiesa che è in Ivrea!