Un decreto del Vescovo istituisce il catecumenato in Diocesi

ALBA «Il numero crescente di adulti, che chiedono di diventare cristiani e do­mandano il Battesimo, rappresenta un forte stimolo per la nostra Chiesa ed è testimonianza di come l’appello di Cri­sto alla fede sia ancora vivo nel mondo d’oggi». Comincia così il decreto di monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, datato 3 marzo 2018, che istituisce nella diocesi il servizio del catecumenato, cioè l’itinerario di preparazione al Battesimo degli adulti.

Con l’istituzione di questo servizio, continua monsignor Brunetti, «la nostra Chiesa albese intende affiancare gli adulti che desiderano diventare discepoli di Cristo, in un itinerario catecumenale d’iniziazione cristiana, nell’annuncio della Parola, nella preghiera e nella carità, e così portare all’incontro personale con il Signore, inserirli nella sua Pasqua e nella comunità ecclesiale, perché assumano sempre più la mentalità di Cristo, il suo modo di vedere, giudicare e agire».

Il vescovo aveva già manifestato pubblicamente questa sua intenzione nella presentazione che era stata fatta il 30 gennaio scorso in Seminario, alla presenza di Edoardo Marengo, responsabile dell’Ufficio per la catechesi (di cui il servizio «è parte integrante»), e dell’incaricata per il cammino catecumenale, la Pia Discepola suor Andreina Alfero.

Il decreto del Vescovo

Il numero crescente di adulti, che chiedono di diventare cristiani e do­mandano il Battesimo, rappresenta un forte stimolo per la nostra Chiesa ed è testimonianza di come l’appello di Cri­sto alla fede sia ancora vivo nel mondo d’oggi.

In risposta a quest’anelito, la nostra Chiesa albese sente il bisogno di accogliere coloro che intendono diventare cristiani, e mentre li accompagna fino alla celebrazione liturgica dell’evento sacramentale, riscopre la propria missione originaria di ascolto e annuncio del Vangelo.

Con l’istituzione del Servizio per il Catecumenato, la nostra Chiesa albese intende affiancare gli adulti che desiderano diventare discepoli di Cristo, in un itinerario catecumenale d’iniziazione cristiana, nell’annuncio della Parola, nella preghiera e nella carità, e così portare all’incontro personale con il Signore, inserirli nella sua Pasqua e nella comunità ecclesiale, perché assumano sempre più la mentalità di Cristo, il suo modo di vedere, giudicare e agire.

A tale scopo

  • Sentito il Consiglio Episcopale;
  • Sentito il Direttore dell’Ufficio per la pastorale della catechesi;
  • A norma del Diritto Canonico.

col presente nostro decreto

Istituisco

il Servizio per il Catecumenato

Il Servizio per il Catecumentato è parte integrante dell’Ufficio per la pastorale della catechesi e terrà conto delle disposizioni specifiche indicate a questo scopo.

Alba (CN), 3 marzo 2018

 

Il Vescovo di Alba Marco Brunetti

 

Disposizioni pastorali per il catecumenato nella Diocesi di Alba 

  1. L’itinerario della Iniziazione Cristiana in diocesi segue le disposizioni del Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti, e si struttura in quattro tempi, separati da tre gradi (passaggi celebrativi) e, dopo il periodo di accoglienza, prevede:

Primo tempo: Pre-catecumenato periodo di evangelizzazione

Primo grado: Rito di ammissione al catecumenato

Secondo tempo: Catecumenato periodo di catechesi e iniziazione alla vita cristiana

Secondo grado: Rito dell’elezione

Terzo tempo: Purificazione e illuminazione

Terzo grado: Celebrazione dei sacramenti (preferibilmente nella veglia pasquale)

Quarto tempo: Mistagogia.

  1. Durante il cammino dell’iniziazione cristiana la Chiesa accompagna e sostiene i “simpatizzanti”, i “catecumeni”, gli “eletti” e i “neofiti” anche attraverso alcune figure particolari.
  2. Dopo una serena e cordiale accoglienza e un dialogo che dia modo di conoscere, oltre i motivi della sua scelta, anche il suo mondo di provenienza (anche in più incontri), il parroco raccoglie le prime informazioni dal simpatizzante (l’adulto che chiede di diventare cristiano) e prende contatto con il Servizio Diocesano per il Catecumenato per iniziare il periodo di preparazione e presentare il richiedente al Vescovo.
  3. Se non sono già stati individuati, si cercano per ogni candidato al catecumenato (o più se si tratta di un nucleo famigliare) due accompagnatori, meglio se coppia sposata, persone che frequentano la Parrocchia e che hanno possibilmente responsabilità in essa.
  4. Coloro che accompagneranno i candidati potranno essere proposti dai parroci e dovranno comunque acquisire una preparazione specifica e mantenere un accompagnamento sistematico da parte del servizio diocesano per il Catecumenato. L’Ufficio Catechistico – Servizio Diocesano per il Catecumenato – offre un corso, per la formazione degli accompagnatori dei candidati al catecumenato.
  5. Gli accompagnatori designati prendono contatto con il Servizio diocesano per il catecumenato sia per comunicare i dati al Servizio Diocesano perché il catecumeno sia iscritto nell’elenco diocesano dei catecumeni[1] sia per incontrarsi (con gli accompagnatori e, se lo desidera, con il parroco), per progettare insieme il percorso, i tempi, i temi, e le modalità dell’accompagnamento… A questi infatti sarà affidato il [candidato al] catecumeno, perché lo inizino alla vita cristiana, curandone la preghiera personale e comunitaria, l’assimilazione dei contenuti della fede e l’impegno nel servizio della carità.
  6. Associazioni, movimenti e comunità religiose richieste di accompagnare un adulto per i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, dovranno prendere contatto con il Vescovo ed il servizio diocesano per il Catecumenato, favorire l’inserimento nella comunità parrocchiale e attenersi fedelmente alle prescritte norme diocesane.
  7. Gli accompagnatori concordano con il candidato al catecumenato (simpatizzante) il calendario e la scansione degli incontri. Il percorso dovrebbe avere una durata di almeno 2 anni, scandito da colloqui periodici con il parroco e l’incaricato del Vescovo, che accerteranno il progredire di questo cammino. Tenuto conto della diversa provenienza dei catecumeni (persone la cui famiglia non è cristiana o appartenente ad altre religioni) il Vescovo potrà estendere ulteriormente il tempo necessario per la loro preparazione.
  8. In parrocchia, a tempo opportuno e valutata l’autenticità delle motivazioni, il parroco celebra il rito di ammissione al Catecumenato. I nomi dei catecumeni insieme a quello dei garanti (in genere gli accompagnatori) vengono scritti nel “Registro dei Catecumeni” che sarà conservato presso il Servizio diocesano per il catecumenato. Successivamente saranno concordati dal parroco con gli accompagnatori, sentito anche il Servizio per il Catecumenato, i momenti rituali previsti dal Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti.
  9. Il cammino del catecumenato è a tappe, segue l’Anno Liturgico e si svolge presso la comunità di appartenenza con alcuni momenti significativi in Diocesi (in Cattedrale con il Vescovo).
  10. I catecumeni sono invitati a partecipare agli incontri organizzati per loro dalla Diocesi.
  11. Verso la conclusione della iniziazione, dopo una verifica fatta dal parroco con gli accompagnatori, si inviteranno i catecumeni a presentare personalmente domanda al Vescovo per essere ammessi, nella Veglia Pasquale, ai sacramenti della iniziazione (Battesimo, Cresima ed Eucaristia). L’incontro tra il Vescovo e il catecumeno è prescritto dall’itinerario dell’Iniziazione Cristiana degli adulti.
  12. Il Rito dell’Elezione avverrà all’inizio della Quaresima con il Vescovo in Cattedrale.
  13. Gli altri momenti rituali (in particolare le consegne: del Credo, del Padre Nostro; gli scrutini) avverranno in parrocchia a tempo debito.
  14. Si riserverà anche una speciale cura alla preparazione dei padrini.
  15. La celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione Cristiana avverrà durante la veglia pasquale in Cattedrale, presieduta dal Vescovo.
  16. Dopo la celebrazione dei sacramenti è bene prevedere un periodo di mistagogia per l’approfondimento della fede, curando l’inserimento nella comunità.

Alba (CN), 3 marzo 2018

            Il Vescovo di Alba Marco Brunetti